“Da Marotta a Galliani, dai talk show alle mostre. Così porto il calciomercato al Grand Hotel”
Parla l’organizzatore dell’evento in partenza da domani per tre giorni: “Abbiamo voluto realizzare una novità per il 70° anniversario di questo appuntamento realizzandolo in un tempio di tutta Italia”
NICOLA STRAZZACAPA – Con Master Group Sport ha messo in campo Maradona, Del Piero e Baggio per Papa Francesco, portato la premiazione del Pallone d’Oro Fifa World Player in Italia, organizzato per ben 16 edizioni il Trofeo Tim fra Juventus, Milan e Inter, le premiazioni scudetto Serie A, le finali di Coppa Italia all’Olimpico di Roma, l’Europeo Under 21 fra Bologna, Cesena e San Marino, il Lega Volley summer tour che dal 2011 non manca mai di regalarsi una tappa a Riccione ed è fra le altre cose advisor della Nazionale italiana di basket. Ma va anche oltre lo sport, tanto da aver autografato momenti di grande emozione a sfondo sociale e solidale quali da esempio la “Serata di Stelle per i 150 anni del Bambin Gesù” con tanti protagonisti dello sporte dello spettacolo in diretta su Rai 1 o “Un gol per l’Italia”, il primo evento post terremoto a Norcia. Dal 2014 è responsabile Sponsorship del club di Serie A. Roberto Carnevali è infatti oramai più che romagnolo e l’ultimo “dono” alla terra che lo ha adottato è il via al Calciomercato 2020 con una suggestiva tre giorni, a partire da domani, al Grand Hotel fra talk show con protagonisti del calibro di Adriano Galliani, Ariedo Braida e Beppe Marotta e la mostra “Colpi da maestro” sulle trattative più eclatanti di tutti i tempi. (…)
Carnevali, partiamo proprio da qui: come nasce la prestigiosa tre giorni del Grand Hotel? “(…) abbiamo voluto realizzare una novità per il 70ª anniversario, la mostra con tutti i colpi più importanti, e visto che è settembre, il Grand Hotel è un tempio di tutta Italia ancor più oggi che è il centenario di Federico Fellini, con la Regione Emilia Romagna abbiamo una serie di progetti in piedi sul versante sportivo ed è stato naturale dire Rimini”. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna
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