Congressi e fiere perdono gli stranieri
MANUEL SPADAZZI – Cinquanta giorni di fiere e congressi, per provare a salvare un anno nero. Ci prova Ieg, che dal 30 settembre al 2 ottobre ospiterà Enada (la fiera dei videogiochi) saltata in primavera, e poi proseguirà con Ttg e le altre fiere del turismo (a ottobre), Ecomondo e il nuovo evento Superfaces (a novembre), mentre a dicembre sarà recuperata la manifestazione ‘Ginnastica in festa’, che era prevista in estate. I congressi al Palas non mancheranno, ma quasi tutti dureranno un paio di giorni, e diversi occuperanno una sola giornata. Poi ci saranno convention aziendali e culturali, ma l’attività non è paragonabile a quella del passato.
Corrado Peraboni, che autunno sarà per Palas e Fiera? “Complicato – ammette l’amministratore delegato di Ieg – ma noi ce la stiamo mettendo tutta per ripartire. Per alcune fiere si punta a una formula ibrida, con eventi in presenza e virtuali. Lo stesso vale per i congressi, l’abbiamo già sperimentato nei primi convegni al Palas. Ovviamente il pubblico, anche per questo motivo, sarà inferiore rispetto al passato”.
Verranno a mancare soprattutto i visitatori stranieri… “Soprattutto quelli dei Paesi extra Ue, anche se l’Italia ha assicurato il corridoio sanitario per chi viene nel nostro Paese per partecipare alle fiere”. (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino
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