Movida e mascherine, giro di vite. Scatta la task force per la sicurezza
A Riccione ieri pomeriggio controlli di Carabinieri e Polizia Locale con l’utilizzo dei cani anti-droga. Nel mirino gruppi di adolescenti turbolenti e indisciplinati: settanta i giovanissimi identificati
Hanno battuto, palmo a palmo, le zone numero uno della movida della provincia, dalla Vecchia Pescheria a Rimini per arrivare a Riccione, ma di multe per i trasgressori senza mascherina, fino a ieri pomeriggio, neanche una. Carabinieri, ma anche Polizia Locale sono stati impegnati venerdì sera e ieri pomeriggio in controlli serrati per evitare assembramenti e soprattutto per far rispettare l’obbligo di mascherina anche all’aperto, entrato in vigore da giovedì scorso. E a Rimini come nelle altre città della provincia, la mascherina è stata indossata. Ormai è diventata un must, nei colori e nelle fogge più disparate. Per tutta la serata e la nottata di venerdì i carabinieri della Compagnia di Rimini, guidati dal capitano Alan Trucchi, hanno perlustrato ogni angolo della città e locali alla ricerca di qualche ’orfano’ del dispositivo di protezione. Per la strada la stragrande maggioranza dei riminesi la indossava. Stesso discorso anche nei locali dove le piccole trasgressioni registrate e subito ’ammonite’ erano dovute a clienti che si alzavano dai tavoli e si spostavano, all’interno del locale, senza però indossare la mascherina. Da qui i richiami verbali, subito recepiti e messi in pratica. Anche i gestori di locali etnici e i “kebabbari” stavolta non sono stati colti in fallo: tutti indossavano la loro bella mascherina dietro il bancone o mentre servivano i clienti. E ieri pomeriggio un altro servizio di pattugliamento e controllo è stato organizzato dai carabinieri della Compagnia di Riccione, guidati dal capitano Luca Colombari, in collaborazione con la Polizia Locale con i cani anti-droga, questa volta con l’obiettivo di scongiurare gli assembramenti di ragazzini. (…)
La presenza in massa delle forze dell’ordine ha forse placato i bollenti spiriti dei ragazzini, tutti della zona compresa fra Misano, San Giovanni, San Clemente, Morciano e Cattolica. I carabinieri ne hanno identificati una settantina: indossavano quasi tutti la mascherina. Anzi, molti di loro hanno rivolto diverse domande a vigili e carabinieri sull’uso della stessa. (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino
——