Tassa di soggiorno non versata al Comune, 58 albergatori nei guai
Rispunta anche l’accusa di “peculato”: sequestrati 110mila euro a otto titolari di strutture ricettive
ANDREA ROSSINI. La Guardia di finanza alla caccia degli albergatori che non hanno pagato la tassa di soggiorno. Viene contestata l’accusa di peculato, che alcuni pensavano “cancellata” anche retroattivamente dal decreto ristori, scattano i sequestri sui conti correnti di otto imprenditori per complessivi 110mila euro, con un occhio a possibili casi di evasione fiscale.
La contestazione dell’omesso versamento nelle casse del Comune di Rimini dell’imposta di soggiorno riguarda il periodo 2015/2019. In quel periodo la legge vigente inquadrava gli albergatori come incaricati di pubblico servizio in ordine alla riscossione del particolare tributo locale. (…)
Tratto dal Corriere Romagna
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