Sgozza il coinquilino: “Non lo sopportavo più”
ALESSANDRA NANNI – L’assassino era l’amico. Quello che dopo essersi lavato dal sangue, è corso dai vicini chiedendo aiuto: “Hanno sgozzato Leonardo”. Ma quello che tutti nella strada definivano ancora ieri mattina “un bravo ragazzo”, nel tardo pomeriggio era già crollato. “L’ho ucciso io, non lo sopportavo più”. Il pubblico ministero, Luca Bertuzzi, ha disposto subito il fermo di Marcos Antonio Quispe Luyo, 31 anni, peruviano, operaio in una ditta di San Marino, con l’accusa di omicidio volontario aggravato da motivi futili. Alla sua versione, il sostituto procuratore e i carabinieri del Nucleo investigativo di Rimini, avevano creduto poco fin dall’inizio. La vittima, e coinquilino dell’omicida, è un altro peruviano, Leonardo Yoel Vinces Ballena, 35 anni, massacrato con una coltellata alla gola e due alla schiena. Teatro del delitto, un appartamento minuscolo al piano terra di una villetta di via Lussemburgo, a Miramare. (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino
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