“Antenne, la città in mano ai gestori. Si usino parcheggi e aree agricole”
PATRIZIA LANCELLOTTI – “Non siamo contro le antenne di telefonia mobile ma contro una mancata gestione di un territorio, saturo, dove sembrano gli imprenditori telefonici gli amministratori”. Una dichiarazione che strappa un applauso alla cinquantina di persone che ieri mattina si è ritrovata in piazza Cavour per manifestare contro la collocazione indiscriminata di antenne e chiedere un aggiornamento del regolamento comunale. (…)
Basta permessi di innalzare impianti radio base vicino ai luoghi cosiddetti sensibili, scuole, asili, ospedale, è la richiesta della piazza. Che ha anche lanciato delle proposte citando proprio il regolamento comunale attuale: “Al capo 1, articolo 3 è sottolineato: privilegiare le scelte che riguardano le seguenti aree: rotatorie, al centro di centri parcheggi di ampie dimensioni, aree verdi non attrezzate, aree agricole, aree produttive aree industriali, area destinate ad attrezzature sportive. Se parliamo di rotatorie – sottolinea Cerquetti – a Rimini ne abbiamo diverse di un diametro importante, così come abbiamo grandi parcheggi nei centri commerciali. Se poi parliamo di aree agricole sappiamo che l’entroterra è quasi del tutto scoperto da antenne di telefonia mentre la città è sicura, una situazione paradossale visto che le telecomunicazioni sono considerate infrastrutture essenziali”. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna
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