Rimini. Colta da malore durante la morte del marito, l’Ausl le manda il conto 5 anni dopo

Rimini. Colta da malore durante la morte del marito, l’Ausl le manda il conto 5 anni dopo

Colta da malore mentre muore il marito: l’Ausl manda il conto dopo cinque anni

PATRIZIA LANCELLOTTI – L’anniversario di un dolore incancellabile, la morte di un marito, di un padre rivissuto nelle poche righe anonime attraverso le quali Ausl Romagna ricorda che un “debito” si paga. La richiesta di saldare il ticket per un accesso in pronto soccorso a Rimini l’8 agosto 2016 non può sconvolgere un’esistenza già sconvolta da un lutto improvviso, avvenuto alla vigilia di una vacanza, può solo far riemergere i particolari di quella giornata in cui la vita di Pasquale Luppino si è spenta a 78 anni, all’improvviso, all’ospedale Infermi, provocando in Maria Teresa Ceracchi, la moglie 82enne, un malore così importante da convincere i medici del pronto soccorso a visitarla. Quella visita costa 25 euro, un “codice bianco”, e cinque anni dopo l’Ausl presenta il conto e Maria Teresa paga mentre il figlio, il giornalista Fabio Luppino, sull’Huffington Post ricorda quel giorno d’estate in cui sua madre ha assistito inerme alla morte del padre e si chiede: “Come può finire in codice bianco una persona che si sente male in ospedale avendo la notizia della morte del marito, in quello stesso momento? Come si può, freddamente, rubricare un evento del genere? Premesso che nessuno le ha chiesto di pagare il ticket in quel preciso momento (chiediamoci un po’ perché) a quasi cinque anni dall’accaduto, le arriva la richiesta del dovuto”. “Scusandoci per quanto occorso, considerata la singolarità del caso, faremo in ogni caso i dovuti approfondimenti con il personale sanitario”, risponde prontamente Ausl Romagna interpellata a proposito del caso, spiegando come la burocrazia è una macchina che, ovviamente, non guarda in faccia a nessuno: “L’elaborazione degli insoluti avviene in forma periodica in seguito ad estrazioni da parte del Sistema Informatico Aziendale il quale non può rilevare eventuali note o indicazioni del personale sanitario in merito agli avvenimenti che hanno portato l’utente ad accedere al pronto soccorso. L’estrazione rileva solamente (e questo anche per motivi di tutela della privacy) il campo ‘condizioni per l’esenzione’ compilato, sull’apposito gestionale di reparto, dal medico di Pronto Soccorso, alla chiusura dell’episodio determinando così la valorizzazione o meno del ticket”. (…)

Articolo tratto da Corriere Romagna

——

Caro lettore, Libertas mai come ora svolge un servizio pubblico importante per tutta la comunità. Se apprezzi il nostro lavoro, da 20 anni per te gratuito, ti chiediamo un piccolo contributo per aiutarci in questo momento straordinario. 
 
Anche un caffè alla settimana per noi può fare la differenza.
 
Puoi usare Paypal cliccando qui:
 
 
oppure facendo un bonifico con causale DONAZIONE all’IBAN intestato a Libertas:
 
SM78R0606709802000020148782
 
 
 
Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy