Rimini. La questura caccia Baby Gang dalla Riviera

Rimini. La questura caccia Baby Gang dalla Riviera

La questura caccia Baby Gang dalla Riviera

Il trapper bandito dai Comuni della costa per tre anni. Nel mirino il post in cui diceva di voler «tornare a derubare i turisti a Riccione»

La Riviera mette al bando Baby Gang. Il trapper milanese di origine marocchina Zaccaria Mouhib non potrà mettere piede nei Comuni della costa (Cattolica, Misano, Riccione, Rimini, Bellaria-Igea Marina) per i prossimi tre anni. Il foglio di via è stato notificato martedì scorso in Lombardia, dove l’artista risiede, dagli agenti della Polizia di Stato. La questura di Rimini ha deciso di usare il pugno di ferro contro il 19enne che sabato scorso si sarebbe dovuto esibire al Byblos di Misano, locale sottoposto a chiusura per violazione delle norme anti-Covid. A seguito della cancellazione del concerto, decine di giovani, arrivati in città per prendere parte all’evento, si sono riversati nelle strade di Riccione, mettendo a ferro e fuoco viale Martinelli, non lontano dalla stazione, tra auto danneggiate, finestrini fatti a pezzi, cassonetti rovesciati, bottigliate e schiamazzi. Nel mirino della questura è finito in particolar modo un commento pubblicato da Baby Gang sulla sua pagina Instagram: «Ancora una volta per cause che non dipendono da me il live è stato annullato. Questo vuol dire che da oggi in poi tornerò a zanzare (ovvero derubare, ndr) i turisti in spiaggia a Riccione perché altrimenti non vado avanti. Non sto scherzando». Il foglio di via notificato dalla questura si aggiunge ad un altro provvedimento, il Daspo cosìddetto «Willy» (da Willy Monteiro, ucciso in circostanze tragiche il 6 settembre del 2020) (…)

Articolo tratto da Resto del Carlino

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