Crac Pepenero, chieste condanne per 23 anni
LORENZO MUCCIOLI – L’accusa è concorso in bancarotta. E la bancarotta riguardava la “Calderone Srl” (società dichiarata fallita il 30 gennaio 2012) che conteneva il famoso night club di Riccione, il “Pepenero” ed altri immobili, inclusa una villa a Misano. Per quel crac otto persone sono finite alla sbarra. Per i principali imputati ora sono arrivate le richieste del pubblico ministero Luca Bertuzzi: cinque anni e 3 mesi di reclusione per il notaio Alberto Parisio (difeso dall’avvocato Massimiliano Iovino) e Francesco D’Agostino (difeso dall’avvocato Giuliano Renzi), due anni per Eduardo D’Ippolito (difeso dall’avvocato Piero Venturi), Bianca Messore (difesa dall’avvocato Riario Fabbri) e Nello Boni (difeso dall’avvocato Antonio Dimichele), 3 anni e 6 mesi per Barbara Righetti (difeso dall’avvocato Monica Capellini) e Ugo Sertorelli Pizzati (difeso dagli avvocati Antonio Dimichele e Fabrizio Pellizzoni). Chiesta l’assoluzione per Mauro Sertorelli Pizzati e la confisca dei beni già oggetto di sequestro preventivo. (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino
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