San Marino. Antonio Fabbri: Altro caso di riciclaggio da oltre 6,9 milioni, a giudizio

San Marino. Antonio Fabbri: Altro caso di riciclaggio da oltre 6,9 milioni, a giudizio

L’informazione di San Marino

Altro caso di riciclaggio da oltre 6,9 milioni, a giudizio 

Antonio Fabbri

Secondo l’accusa, contenuta nel decreto di rinvio a giudizio a carico di Vincenzo Olivieri, 54enne di Martina Franca, in provincia di Taranto, sono stati riciclati complessivamen­te 6.905.381 euro. Per questo l’imprenditore pugliese deve rispondere di riciclaggio, dato che secondo l’accusa i denari movimentati, trasferiti e occul­tati, sono il frutto di reati contro il patrimonio, fallimentari e societari, ai danni delle imprese di cui lo stesso imputato era amministratore o socio. Gli inquirenti hanno ricostruito i passaggi di denaro a partire dal 1994, anno in cui
arrivarono i primi soldi. In tale caso si riscontra praticamente l’utilizzo di tutti gli strumenti bancari e finanziari presenti nel sistema nel corso degli anni per movimentare, secondo l’accusa occultare, il denaro: dal libretto al portatore, al conto, ai titoli, alla polizza vita.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti quando Olivieri arri­vò a San Marino nel 1994 aprì un libretto al portatore versan­doci sopra un importo com­plessivo pari – all’epoca c’era ancora la Lira – a non meno di 4,5 milioni di euro. Il libretto venne estinto nel 2010, quando entrò in vigore la normativa che mise fuori legge i libretti al portatore. Nel frattempo i denari erano stati utilizzati per investimenti in titoli. Una cospicua parte dei soldi venne poi prelevata anche in contanti tra il 1999 e il 2003, per un importo pari a complessivi 1,8milioni di euro. Altra parte dei denari che
erano nel dossier titoli, finì in una polizza vita sottoscritta con la Compagnia sammarinese di assicurazioni, per un importo di oltre 620mila euro. Un’altra parte ancora dei soldi, per oltre 2,1milioni, finì su un conto presso la Banca di San Marino tra il 2002 e il 2005 oltre ad altri successivi versamenti -per 250mila euro circa derivanti dal disinvestimento dei titoli, e per 245mila euro circa versamenti in contanti- nell’arco del 2014. La provvista così creata sul conto venne prelevata in contanti per oltre 2,6 milioni di euro complessivi. Movimentazioni proseguite fino al luglio 2015, quando è partita l’inchiesta che ha poi portato al rinvio a giudizio per il quale Olivieri dovrà rispondere di riciclaggio davanti al giudice Roberto Battaglino.

La prima udienza del processo è fissata per il 20 marzo.

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