San Marino.Giudici di Appello, il terzo classificato scrive alIa Reggenza

San Marino.Giudici di Appello, il terzo classificato scrive alIa Reggenza

Giusto in vista della prossima convocazione del Consiglio il professor Barchiesi in 40 pagine chiede che i Capi di Stato valutino l’annullamento …E si prepara nuovo ostruzionismo

Luca Barchiesi, come sopra identificato e domiciliato, in ossequioso riguardo rivolge rispettosamente alle Serenissime Loro Eccellenze Signori Capitani Reggenti istanza affinché Vogliano considerare se sussistono sufficienti e adeguate ragioni di fatto e di diritto tali far ritenere alla Amministrazione dello Stato competente che ricorrono le condizioni e i presupposti per l’avvio di una procedura di annullamento d’ufficio in autotutela degli atti procedimentali tutti e dei provvedimenti tutti di cui alla procedura di Avviso pubblico di vacanza per il reclutamento di due Giudici di Appello in materia civile e amministrativa, pubblicato con bando del 21 maggio 2019 sul sito ufficiale della Segreteria di Stato Affari Esteri, avviata dalla Segreteria di Stato per gli Affari Esteri e di Giustizia, con delibera del Consiglio Grande e Generale n. 15 del 15 marzo 2019, e successiva deliberazione del Consiglio Giudiziario, riunito si in seduta plenaria in data 20 maggio 2019”.

Così si conclude una lunga lettera di 40 pagine indirizzata ai Capitani Reggenti dal Prof. Avv. Luca Barchiesi, arrivato terzo al concorso per due giudici di appello amministrativo e civile.

La lettera alla Reggenza arriva proprio quando ci si sarebbe apprestati, presumibilmente ai primi di novembre, a convocare il Consiglio Grande e Generale straordinario nel quale, oltre alla legge di bilancio proveniente dal tavolone, si sarebbe dovuto procedere alla presa d’atto della nomina dei due giudici di appello.

Il professor Luca Barchiesi in sostanza chiede alla Reggenza che valuti l’annullamento del procedimento di reclutamento dei due giudici di appello perché, a suo dire, i punteggi che lo hanno visto in graduatoria nella terza posizione, non sarebbero stati adeguatamente valutati rispetto al suo curriculum presentato. Barchiesi ritiene l’assegnazione dei punteggi, per i quali compie una comparazione tra i vari candidati, “infondata oltre che illegittima”, sostiene.

Resta da capire come mai abbia indirizzato la lettera alla Reggenza, anche se si intuisce dato che non si può non notare come le forze della ex opposizione abbiano fatto un ostruzionismo esasperato sulla questione che oggi, a ridosso di una imminente convocazione nella quale si dovrà nuovamente prendere in esame la presa d’atto ostruzionismo permettendo, vede questa lunga lettera di 40 pagine che chiede di fatto alla Reggenza di prendere una decisione. Magari fermando la presa d’atto? Chissà. Sta di fatto che la lettera dà nuovi argomenti ai sostenitori del blocco della presa d’atto della nomina per continuare ad osteggiarne il passaggio in Consiglio e a fare pressione sulla Reggenza perché non si proceda ad un atto dovuto.

Nelle scorse settimane, a fronte della mancata presa d’atto, tra l’altro, il Dirigente del tribunale Giovanni Guzzetta aveva chiarito: “Quanto a ipotetiche e meramente congetturali valutazioni sulla “discutibile” legittimità del predetto concorso, senza entrare nel merito del tenore più o meno diffamatorio di tali illazioni, da valutare eventualmente in altra sede, resta il fatto che qualsiasi asserito vizio del procedimento non potrebbe essere accertato o sindacato in sede di presa d’atto (che rimane atto vincolato), ma andrebbe contestato nelle sedi giudiziarie preposte avverso le deliberazioni della Commissione (sent. 3/2004 del Collegio Garante).

Peraltro, la mancata presa d’atto, precludendo la formale conclusione del procedimento, avrebbe semmai l’effetto di impedire che l’accertamento di tali ipotetici vizi venga effettuato”.

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