NQ Rimini San Marino: I programmi elettorali commentati da Pier Roberto De Biagi. Intesa per il Paese

NQ Rimini San Marino: I programmi elettorali commentati da Pier Roberto De Biagi. Intesa per il Paese

NQ Rimini San Marino

I programmi dei partiti (5) – Anche la coalizione Intesa per il Paese  propone l’introduzione del sistema Iva entro due anni per combattere la recessione

Abolizione delle nuove tasse, gestione delle dogane e appalti per sammarinesi

Pier Roberto De Biagi

 SAN MARINO – “L’importanza
fondamentale e strategica
della politica estera”,
attraverso la quale,
“oltre a ripristinare i livelli
di fiducia e collaborazione
con la Repubblica italiana”,
si dovrà “aprire una
trattativa con l’Unione
Europea con la richiesta
formale di adesione, nel
rispetto di quelli che saranno
gli esiti del referendum
che si celebrerà nel
2013”.
E’ questa la priorità
programmatica di “Intesa
per il Paese”, la coalizione
formata da PSS, UpR e
Moderati. Ai quali non
sfugge che “l’obiettivo è
quello di avviare una fase
di crescita sostenibile e di
reperire fonti di entrata,
individuando nuovi mercati
e avviando le procedure
per il recupero della
gestione delle dogane
sammarinesi”, e che serve
“un sistema fiscale improntato
su criteri di equità,
trasparenza, con strumenti
per incentivare investimenti
esteri, partendo
dall’abolizione delle
tasse introdotte nell’u l t ima
legislatura”. Anche per
loro va istituito il sistema
I.V.A. dal 2014 ed è indispensabile
“fare uscire San
Marino dalla recessione e
riportare entro 24 mesi
l’economia a crescere”.
Va inoltre resa trasparente
la gestione del bilancio
dello Stato e attuato un
organico processo di revisione
della spesa. La coalizione
si impegna poi a “r idefinire
la normativa in
tema di appalti pubblici,
privilegiando le aziende
sammarinesi e garantendo
trasparenza e qualità nei
servizi resi”, nonché a “r idurre
e riorganizzare la
sfera di attività dello Stato
in alcuni settori non più
strategici”. Sul versante finanziario,
le proposte in
evidenza sono volte a “d efinire
un accordo fra autorità
sammarinesi e italiane
di settore per aprire l’o p eratività
degli istituti di
credito in Italia” e a “r i o rganizzare
Banca Centrale
con interventi sulle funzioni,
sui costi generali e
sulla governance”. In tema
di riforme istituzionali,
secondo “Intesa per il
Paese”, “il Consiglio
Grande e Generale deve
tornare ad essere composto
da 60 membri, ivi
compresi i Segretari di
Stato”, mentre per il Congresso
di Stato l’idea è
quella della ”istituzione di
un ruolo di primus inter
pares da attribuire semestralmente
a rotazione a
ogni componente”. Altro
intendimento è “l’i n t r oduzione
nella normativa
elettorale dell’obbligo preventivo
per le coalizioniliste
di comunicare la
composizione della squadra
di governo”. Di indubbia
attualità è il proposito
conclusivo. “La Repubblica
di San Marino –
scrivono PSS, UpR e Moderati
-, ritenuta a torto
indenne e impermeabile a
fenomeni di natura criminosa,
anche di natura malavitosa
o connessi alla
criminalità organizzata,
deve dotarsi di presidi interni
per garantire sicurezza
ai cittadini e alle imprese,
legalità e giustizia”.

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