Nuova legge sulle rogatorie. Pareri diversi all’opposizione

an Marino, 20 lug. – Anche il terzo step del cosiddetto
pacchetto trasparenza viene portato in porto. Il Consiglio grande
e generale approva infatti a maggioranza, nel pomeriggio, con 32
voti favorevoli, 13 astenuti e cinque contrari, il progetto di
legge che modifica la normativa sulle rogatorie internazionali.
Rendendo cosi’ “piu’ efficace l’assistenza giudiziaria della
Repubblica a livello internazionale”, spiega il relatore unico,
il consigliere della Lista della Liberta’, Gian Nicola Berti.
Mentre il segretario di Stato per la Giustizia, Augusto Casali,
mette in luce i tre punti fondamentali del provvedimento:
limitazione delle notifiche, riduzione dei tempi per i ricorsi,
presenza all’esecuzione della rogatoria dei magistrati, ma non
delle forze di polizia. Inoltre l’acquisizione dei documenti non
sara’ piu’ impugnabile. “Le modifiche- aggiunge- vanno incontro
alle esigenze italiane e dimostrano la nostra volonta’ di essere
leali e collaborativi fino in fondo”.

Diverso l’atteggiamento dell’opposizione: Iro Belluzzi del
Partito dei socialisti e dei democratici annuncia il suo voto non
favorevole, mentre il collega Giuseppe Maria Morganti sottolinea
l’urgenza del provvedimento, mettendo anche in luce la necessita’
di riflettere in futuro sui limiti ai diritti delle persone
indagate. Per Giovanni Lonfernini dei Democratici di centro si
conferma “la volonta’ di collaborare, mantenendo ferme tutele e
garanzie del nostro sistema”. A favore del progetto di legge
anche Francesca Michelotti di Sinistra unita, che si dichiara
pero’ “ameraggiata dalla normativa: e’ eccessivo farvi entrare il
reato di eversione dell’ordine costituito”. Inoltre la norma e’
di “carattere politico, riguarda il rapporto con l’Italia” e
dunque “e’ suscettibile di sudditanza verso un altro Paese”. Ma
per Alfredo Manzaroli dei Socialisti riformisti “certe scelte
sono imposte dal contesto e ora la legalita’ e’ fondamentale per
San Marino”.