Nuova tegola su San Marino dalla tassazione ordinaria italiana

Nuova tegola su San Marino dalla tassazione ordinaria italiana

Una nuova tegola starebbe per abbattersi sulla Repubblica di San Marino da un nuovo ordinario provvedimento introdotto nella legislazione italiana: la tassazione dei redditi prodotti da società estere controllate. Decreto 78/2009: Cfc (Controlled
Foreing Companies).

Ne tratta La Tribuna Sammarinese.

Un soggetto residente
in Italia che possiede
una partecipazione
rilevante, sia direttamente
che indirettamente tramite
una fiduciaria o
un’interposta persona
(prestanome), in un’impresa localizzata in
uno Stato o territorio
considerato a regime
fiscale privilegiato, automaticamente
si vedrà
imputati (in proporzione
alla quota detenuta), i
redditi prodotti da tale
controllata.
Di fatto a
nulla valgono i principi
definiti dalle convenzioni
contro le doppie imposizioni,
poichè quella specifica
impresa, sebbene
abbia pagato le imposte
nel Paese in cui è localizzata,
dovrà, per trasparenza,
nuovamente
pagarle in Italia.
In effetti
un concetto così esteso,
che si applica anche ai
territori non in black list
nel caso abbiano una
tassazione inferiore del
50% di quella italiana,
estende il concetto di
esterovestizione alla
maggior parte degli investimenti
italiani all’estero.

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