Nuovo governo, avanti … piano

Nuovo governo, avanti … piano

Il nuovo governo, PSD-AP-SU, dato già per fatto giovedì 6 luglio, in effetti va avanti a passo ridotto.
Ci sono senz’altro difficoltà nello stendere i punti del programma e nel fissarne le priorità di realizzazione, date le diverse valutazioni che fino a qualche mese fa davano dell’operato del governo straordinario, ad esempio, AP e SU da una parte e PSD dall’altra.
Ci sono difficoltà all’interno del PSD ove giorno dopo giorno si fa sempre più consistente e tenace l’opposizione, a quanto si dice, di Paride Andreoli e del suo gruppo, alla decisione di scaricare la DC (decisione presa a votazione segreta dal Consiglio di Direzione, 73 voti contro 18).
In sostanza il profferto allargamento al Nuovo Partito Socialista e a Noi Sammarinesi dovrebbe servire a neutralizzare eventuali tiri mancini provenienti alla nuova maggioranza dall’interno del PSD. Insomma la partenza del nuovo governo davvero pare essere in salita in quanto ai numeri.
Intanto Alleanza Popolare, per bocca di Tito Masi, fa sapere, ad esempio, che occorre un cambiamento di rotta radicale in economia per liberarci dagli scandali quotidiani e per riacquistare credibilità all’esterno e in particolare nei confronti dell’Italia. Chi, nel PSD, finora ha coperto detti scandali, fino a far deliberare dal Congresso di Stato di chiudere l’eventuale buco della Banca del Titano coi soldi dello Stato, si sente tranquillo?
Sinistra Unita, con Roberto Tamagnini, ribadisce con assoluta intransigenza la contrarietà al casinò, surrogati compresi. Chi, nel PSD, ha promesso o, come si vocifera, addirittura garantito in materia di giochi il rinnovo della famosa convenzione, si sente tranquillo?

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