Occhi elettronici sui confini di San Marino, IlSole24Ore

Occhi elettronici sui confini di San Marino, IlSole24Ore

Occhi elettronici vigileranno i confini italiani contro l’evasione fiscale internazionale. Sono gli «autovelox fiscali», mezzi mobili plurisensori, che saranno utilizzati dalla Guardia di finanza per scoprire illeciti trasporti di denaro e titoli, ma anche di altri beni di grande valore e facile trasportabilità, come oro, argento e preziosi.


Mezzi già utilizzati nel Sud Italia per il contrasto al denaro sporco della criminalità organizzata, che saranno ora impiegati nelle aree di confine lungo tutto l’arco alpino e ai confini con la Repubblica di San Marino, dove è maggiore il pericolo di fraudolenti trasferimenti via terra di denaro e titoli da e per il nostro Paese. Il primo mezzo è attivo da oggi alla frontiera con la Svizzera, a Ponte Chiasso (Como), punto nel quale di registra la più alta percentuale di sequestri di valuta. Si tratta di un sistema di rilevamento elettronico, montato a bordo di furgoni delle Fiamme Gialle, permette di riprendere i numeri di targa di tutti i veicoli che transitano presso una determinata area stradale.


E chi viene pizzicato, paga. La normativa prevede, infatti, che chi viene trovato in possesso di somme di denaro o altri mezzi di pagamento non tracciabili per un valore pari o superiore ai 10mila euro, è prevista l’applicazione di una sanzione amministrativa che va da un minimo di 300 euro fino al 40% dell’importo trasferito o che si tenta di trasferire in eccedenza rispetto alla soglia di 10mila euro. Si sarà anche sottoposti a indagini antiriciclaggio per verificare l’eventuale provenienza del denaro da crimini tipici della criminalità organizzata, come racket e usura. «Nel rispetto della privacy – spiega il maggiore Alessandro Luchini, comandante del gruppo della Gdf di Ponte Chiasso – l’autovelox fiscale sarà annunciato da una specifica segnaletica, che informerà i conducenti in transito sul tipo di controllo in corso». Un cartello in lingua italiana e in inglese che recita: « Su questa strada si effettua il monitoraggio del traffico tramite videosorveglianza ai fini dell’accertamento e della repressione dei reati e degli illeciti amministrativi».

Nel 2009 la Gdf, fino al 15 settembre, ha eseguito 4.620 controlli, stilnado verbali, anche in coillaborazione con l’Agenzia delle dogane, 1.460 soggetti, sequestrando valuta nazionale ed estera e titoli per 396 milioni di euro, con un incremento del 26% rispetto al 2008. Molti anche i falsi intercettati: titoli Usa per 100 milioni di euro scovati nel bagagliaio di un consulente finanziario elvetico, bond giapponesi per un valore di 14 biliardi di euro nella valigetta di un professionista romano diretto in Svizzera, dollari e bond statunitensi per 134 miliardi di dollari trovati nella valigia di due giapponesi. Non sono mancati titoli di credito Usa falsi per un valore di 116 miliardi di dollari, sequestrati a due filippini dalla Gdf di Varese. Tra i metodi di occultamento, doppifondi nel bagaglio, nei libri, ma anche in portafoto. I cinesi hanno anche provato a nascondere denaro al posto del tabacco nelle sigarette. Ma il denaro è andato in fumo lo stesso.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy