Oggi Csu e Unas firmano il nuovo contratto per l’artigianato. San Marino Oggi

Oggi Csu e Unas firmano il nuovo contratto per l’artigianato. San Marino Oggi

San Marino Oggi: Contratto per l’artigianato oggi la firma di Unas e Csu /
Loretta Menicucci (presidente Unas): “Un importante passo in avanti per l’economia”

L’associazione nazionale degli artigiani sammarinesi e la Centrale sindacale unitaria firmeranno oggi alle 11 il rinnovo del contratto per il settore dell’artigianato, scaduto nel dicembre di due anni fa.
Il via libera alla firma è arrivato lo scorso giovedì dal direttivo Fli-Csu che ha approvato il testo. Il contratto, come recita la premessa, “ha la prerogativa di dare risposte normative a una importante area economica circoscritta alla piccola e media impresa”. La scelta per l’Unas è stata quella di “ripartire dal confronto con chi ha storicamente rappresentato il settore e la trattativa si concluderà con un rinnovo equilibrato, nel rispetto delle esigenze delle controparti interessate”.

Il presidente di Unas, Loretta Menicucci, esprime soddisfazione e sottolinea “l’importanza, in un momento come quello che vive la repubblica, di dare risposte a un settore che interessa oltre 1.500 persone tra artigiani e dipendenti”. Dunque “un importante passo in avanti” per tutta l’economia sammarinese. Anche la Fli-Csu esprime “soddisfazione per un accordo raggiunto in tempi brevi e senza alcuna conflittualità, con contenuti positivi per i lavoratori e le imprese”. Nel comunicato del sindacato vengono illustrati alcuni punti salienti del contratto con l’Unas.

Per esempio, il contratto Unas potrà essere applicato anche dalle attività artigianali che scelgono di trasformarsi in Srl, “purché almeno il 51% delle quote siano possedute dall’ex titolare di licenza o dai parenti piu stretti, tutti sammarinesi o residenti, e non abbia più di 20 dipendenti”. La durata è dal 1° gennaio di un anno fa al 31 dicembre 2014 mentre l’orario di lavoro resta di “40 ore settimanali con 120 ore di riduzione di orario annuali, da utilizzarsi nei periodi di minor lavoro oppure retribuite a fine anno se non godute. Lavorando 1.560 ore ordinarie all’anno, in luogo di quanto previsto nel Contratto Industria a fronte di 1.600 ore, si maturano 8 ore di permesso retribuito”. “La flessibilità può essere svolta per un massimo di mezz’ora dal lunedì al venerdì e per non più di tre mesi all’anno per far fronte alle fluttuazioni del lavoro e ridurre il ricorso alla Cig – spiega la Fli- Csu nella nota -. (…)

 

 

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