Torna libero Stefano Galvani incarcerato per la vicenda Re Nero, poi ai domiciliari.
Galvani è il primo a riacquistare la libertà dopo Arnaldo Corbara, mai incarcerato per ragioni d’età e rimasto sempre ai domiciliari.
Galvani, commercialista di Riccione, è difeso dagli avvocati Paolo Righi di Rimini e Luigi Stortoni di Bologna. Era stato coinvolto nella vicenda in quanto presidente del Collegio Sindacale di Banca di Credito e Risparmio di Romagna di Forlì, su cui la procura di Forlì svolge indagini per sospetti collegamenti con Asset Banca e
San Marino Asset Management con sedi nella Repubblica di San Marino.
Per Galvani, che risiede a Rimini, rimane l’obbligo di dimora in provincia di Rimini.
Le accuse mosse agli arrestati in origine erano di associazione a delinquere finalizzata alla commissione dei delitti di attività bancaria e finanziaria abusiva, ostacolo alle autorità pubbliche di vigilanza, riciclaggio di danaro di appropriazione indebita, raccolta del risparmio ed esercizio del credito abusivi, riciclaggio e falso.
La Banca di Credito e Risparmio di Romagna Spa tra l’altro avrebbe offerto agli imprenditori, un “servizio di riciclaggio” di denaro sottratto e nascosto all’imposizione fiscale, provvedendo a trasferire i capitali illeciti alla Asset Banca sammarinese, attraverso i vettori messi a disposizione dalla stessa banca.