Osla contraria alla patrimoniale

Osla contraria alla patrimoniale

In attesa del provvedimento definitivo e del testo va di moda questi giorni la discussione sulla prossima legge di bilancio. Ci auguriamo che non contenga sempre richiami ad ogni tipo di legge. E’ dì di stretta attualità la questione patrimoniale. Argomento forte che introdotto così come se nulla fosse crea problemi anche nella comprensione. Innanzitutto noi crediamo che ogni sammarinese sia disposto a fare sacrifici per il bene pubblico. Ma che una patrimoniale che da sempre divide nel mondo occidentale governi e opinione pubblica debba essere un mezzo straordinario non lo comprendiamo. E’ straordinario quando vi sono costi improvvisi ed imprevisti. Nel nostro caso invece si tassa di tutto pur si salvaguardare la disastrosa macchina pubblica che assorbe denaro e  non lo rende.

La politica deve mantenere benefici per la casta ed i suoi, mentre per chi lavora in proprio sono solo dolori (forse la libera impresa da fastidio ai nostri uomini di regime). Di privatizzazioni non strategiche OSLA è anni che ne parla, ma nessuno ha mai mosso un dito (ripetiamo servizio affissioni, sale cinema, gestioni di molti servizi pubblici non essenziali). In compenso notiamo che anche le aziende autonome pur rimanendo pubbliche appaltano molti servizi (ed i dipendenti non pare diminuiscano, anzi.). L’apparato nostro è oramai sproporzionato in ogni settore della PA e PA allargata e dove la Pa ha uno zampino. Non vorremmo che poi si pensasse alle privatizzazioni strategiche in maniera molto affrettata. Se non si interviene su questo, fra pochi anni cosa tasseremo? Il motore dell’economia è lo sviluppo e questo lo si può fare dando incentivi e attuando politiche di sviluppo, non penalizzando l’impresa in ogni modo.

Fermo restando che torneremo sul tema per commentare compiutamente la legge di bilancio, questa politica vetero sovietica (riferita allo scomparso impero) non può dare nessun frutto. Giusto per esempio, OSLA assieme ad altre associazioni ha promosso la SMaC che avrebbe potuto dare migliori risultato ed oggi assieme alle altre associazioni rivendica una maggiore incisività essendo pronte ad occuparsi degli aspetti di marketing, ma ad esempio anche questo strumento a favore dell’intera economia deve rimanere nelle mani di qualche funzionario pubblico. Se dobbiamo bruciare assieme alla casa meglio farlo con tutta l’argenteria. Con questa mentalità il futuro è magro, lo spread tra noi e Cerasolo è annullato (ma almeno loro sono in white list).

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