Sono trascorsi quattro mesi dalla nevicata che ha bloccato per oltre dieci giorni la nostra Repubblica. Ma qualche disagio continua anche ora, alle porte dell’estate. Il riferimento specifico è quello alle condizioni della palestra intitolata a Umberto Briganti, a Fonte dell’Ovo.
A seguito dei danni causati dalle infiltrazioni dal tetto e conseguente allagamento della palestra, sia gli studenti delle Scuole Secondarie Superiori, sia gli atleti del minibasket, sono stati costretti a ripiegare su soluzioni alternative. Soluzioni che inizialmente sono sicuramente risultate utili a non far interrompere l’attività ai ragazzi, ma che con l’andare del tempo si sono trasformate in grosse difficoltà per le famiglie. In particolar modo per noi genitori dei bambini del mini basket, le cui lezioni sono state trasferite nella palestra della Scuola Elementare di Faetano.
Negli ultimi mesi più volte le Istituzioni hanno dispensato rassicurazioni circa la sistemazione della palestra entro settembre, tuttavia siamo preoccupati che questa rimanga solo un miraggio, considerato che ancora i lavori non sono iniziati e, ad oggi, non ci risulta siano state date disposizioni all’A.A.S.S. o all’A.A.S.P.
A nostro avviso sono state sprecate preziose settimane di lavoro che potevano aver già condotto a buon punto la sistemazione della palestra, che per tutto questo tempo è rimasta abbandonata a se stessa e inutilizzata dai ragazzi. La messa in sicurezza del tetto e il ripristino dell’agibilità della struttura dovrebbero essere prioritarie, considerato che quella di Fonte dell’Ovo è l’unica palestra disponibile nell’area centrale di San Marino, che quindi rischia di perdere anche la sua funzione di punto di aggregazione e svago per i giovani (sportivi e non) della zona.
Ci auguriamo vivamente che le Segreterie di Stato competenti e il CONS comprendano la situazione dei ragazzi e delle loro famiglie e che diano immediato avvio ai lavori di ripristino della palestra. Senza dimenticare poi, che la memoria del ragazzo a cui è intitolata, Umberto, meriterebbe di essere conservata con lo stesso fervore che li aveva spinti due anni fa a dedicargli questo luogo, simbolo della sua passione sportiva.
I genitori dei bambini del minibasket