Paola Stanzani, ritratto su La Voce di Romagna San Marino

Paola Stanzani, ritratto su La Voce di Romagna San Marino

SAN MARINO – Paola Stanzani, classe 1952, di Zola Predosa, inizia la
sua carriera nel 1970 come contabile/tuttofare alla Unipack. Sei anni
dopo passa alla Finemiro, inizialmente al Servizio Ispettorato e
Amministrazione per arrivare, poi alla carica di Direttore Generale.
L’esperienza in Finemiro si conclude nel 2002 con la scelta di
fuoriuscire dalla società dopo l’acquisizione da parte del Gruppo San
Paolo. Insieme ad altri colleghi, tutti prime linee di Finemiro,
danno vita a un progetto ambizioso e sfidante: creare da zero una
nuova realtà operativa in tutti i settori del mercato finanziario: il
Gruppo Delta, che vede la luce nel 2003.
Paola Stanzani, “La Paola” per chiunque la conosca, compresa la quasi
totalità dei dipendenti Delta, o “La Signora” per tutti gli altri, è
una donna in un mondo di uomini che afferma con orgoglio il suo
essere donna, vivendo il suo lavoro con rigore e caratteristiche
tutte femminili. Paola mette sempre il cuore in tutto quello che fa,
e con il cuore prende le sue decisioni. Ha un atteggiamento materno,
con quell’equilibrio di comprensione e critica che solo le madri
sanno avere. Paola, proprio come una vera mamma, sa essere dura nel
rimprovero, ma è sempre pronta a concedere un’altra possibilità. Lei
lavora con la porta sempre aperta e non ha un’agenda di appuntamenti,
né una segretaria che fissi gli incontri per lei. In azienda si
scherza dicendo che fuori dal suo ufficio bisognerebbe mettere il
“Tocca a te”, come al banco della salumeria, perché tanto lei non
rifiuta mai di incontrare alcuno. Per questo Delta a molte persone
sembra (sembrava….) l’azienda dei sogni, dove le idee possono trovare
ascolto, appoggio e realizzazione, indipendentemente da dove
provengano, purché siano sostenute da analisi precise e rigorose che
passino il vaglio degli organi preposti.
Paola vede il bene in tutto e in tutti, non accetta mai una critica
nei confronti di altre persone ma lascia parlare tutti ed ascolta
tutti. Per vedere il male vuole i fatti, dice che “i numeri parlano”,
ma per vedere il bene le basta una voce, una diceria o un sussurro,
perché, “a vedere il male c’è sempre tempo”. Ma sul lavoro Paola è
rigorosa, precisa, esigente e con una fortissima sensibilità al
business. Ha una percezione lucida e puntuale del contesto, una
visione d’insieme che consente di cogliere collegamenti e relazioni e
a mantenere coerente l’intero impianto aziendale. Paola non è solo la
testa, ma anche l’anima di Delta, che è cresciuta a sua immagine e
somiglianza: un’azienda di cuore, di idee e di volontà forti, in cui
è legittimo uno scambio di opinioni, ma non un silenzio
condiscendente, è compreso uno sbaglio, ma non una mancata assunzione
di responsabilità o un’inazione, è benvenuta un’analisi costruttiva,
ma non una maldicenza. Paola è bolognese, ama Bologna e se potesse
non si allontanerebbe mai, odia parlare in pubblico e farsi vedere in
pubblico e in occasione dell’ultima convention del Gruppo Delta, gli
organizzatori, scoraggiati, hanno realizzato una sagoma a grandezza
naturale con una sua foto, piazzandola sul palco. Oggi quella sagoma
si affaccia alla finestra di uno degli uffici di Delta, piazzata da
qualche bontempone che, anche in questo momento, non dimentica lo
spirito goliardico che ha animato gli inizi del gruppo e la capacità
di ridere e scherzare che Paola ha sempre avuto e lasciato che ci
fosse, anche nei momenti più difficili, perché l’amore per il suo
lavoro, e l’orgoglio per quello che si fa, sono stati trasmessi
all’intera azienda, e sono la dote che ha fornito a chiunque abbia
avuto modo di lavorare con lei.

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