Francesco Latini, l’allenatore 33enne preso a calci e pugni a Pasqua dal padre di uno dei piccoli calciatori avversari, racconta l’aggressione.
ERIKA NANNI – «Il mio desiderio non è la vendetta o la rivincita personale, ma la ferma determinazione di non permettere che quello che è successo venga normalizzato. Quindi è giusto che se ne parli, perché non deve passare in sordina». Francesco Latini è il mister 33enne della squadra Accademia calcio Terni, l’allenatore preso a calci e pugni il giorno di Pasqua dal padre di uno dei piccoli calciatori della squadra avversaria, la Polisportiva Ponte di Nona di Roma. Un’aggressione brutale, o meglio «bestiale», come la descrive il giovane allenatore, che si è consumata allo stadio “Magi” di Gabicce mare, sotto agli occhi degli spettatori sugli spalti e dei ragazzini in campo.
«La cosa che mi ha fatto più male, al di là dei colpi che mi ha inferto alla schiena e del pugno alla mascella tanto forte da stendermi, letteralmente, è stato vedere i “miei” bambini piangere. (…)
Articolo tratto dal Corriere di Romagna