Partito Socialista. Stop di Nps

Partito Socialista. Stop di Nps

SOCIALISTI. NPS STOPPA L’ESECUTIVO PER IL PARTITO UNICO
CASALI: DA PSD AMBIGUITA’ ASSOLUTA, NOI NON CI SAREMO
Il “grande garofano rosso
sammarinese” stenta a trovare terreno fertile sul Titano. E
cosi’, dopo la Costituente, naufraga anche l’Esecutivo a tre per
ricreare in Repubblica un unico Partito socialista.
Galeotto in questo caso La Tribuna, “giornale di Giuseppe Maria
Morganti”, consigliere del Partito dei socialisti e dei
democratici, su cui sono apparse in questi mesi le dichiarazioni
di alcuni esponenti del Psd contrari alla riunificazione e alle
posizioni ufficiali assunte dal partito. E Augusto Casali,
segretario del Nuovo partito socialista, capofila del progetto,
con la stampa fa anche alcuni nomi, con tanto di fotocopie degli
articoli “incriminati”: Antonio Carattoni, Mauro Chiaruzzi,
Lazzaro Rossini e Fausta Morganti. E poi aggiunge: “E’ evidente
che la classe dirigente del Psd cercava una scorciatoia per
entrare al governo, ma alla base l’idea dell’unificazione
piaceva”. Cosi’ l’esecutivo viene stoppato prima di partire.
   “Sarebbe stupido- spiega Casali- metterci a un tavolo dove
vogliono farci degli agguati”, dunque “non ci sono i presupposti
per dare vita all’esecutivo del Partito socialista come stabilito
dalle tre delegazioni. Noi non ci saremo”.
Dichiarazioni che non lasciano
spazio a dubbi. Ma cio’ non significa che il sogno di ricreare un
unico Partito socialista “senza aggettivi”, come lo defini’ lo
stesso Casali qualche tempo fa, sia tramontato. “Il progetto puo’
andare avanti anche solo con il Partito socialista riformista
sammarinese, ma rimane comunque aperto a partiti e singoli”.
Insomma “torneremo a parlare con il Psd quando avra’ chiarito le
sue posizioni interne”. Ma e’ comunque indubbio, rimarca Casali,
che “la componente socialista del Psd e’ stata inaffidabile” e
che il partito di via Ordelaffi abbia assunto una “posizione
ambigua”. Dal Nps era infatti arrivata una sola condizione: non
deve fare parte del progetto chi ha assunto posizioni pubbliche
contrarie. Invece il Psd ha fatto esattamente il contrario.
Serviva chiarezza, prosegue Casali, invece “la linea del doppio
binario posta in essere per molti mesi dal Psd e’ responsabile
della stagnazione del progetto fermo ormai da sei mesi”. Ora e’
il “momento delle scelte, di capire se ci sono le condizioni per
fare il Partito socialista a San Marino”, perche’ “prima il
progetto si chiude meglio sara’”.
   “Credevamo fossero posizioni isolate ma poi ce le siamo
trovate nella delegazione” conferma il presidente Nps, Antonio
Volpinari, parlando di “sabotaggio”. Inevitabile dunque lo “stop
al percorso” anche se “noi non rinunciamo. Con il Psrs si va
avanti, aspettando Godot, aspettando che nel Psd si faccia
chiarezza”. Certamente “l’area democristiana ha sostenuto il
progetto”, conclude prima che Casali riprenda la parola per
sottolineare che “la maggioranza e’ piu’ compatta adesso di
quando eravamo piu’ forti numericamente. Non ci sono- termina-
coalizioni del dopo, c’e’ solo il Patto”.

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