“Il modo per fare un passo in avanti
non e’ gridare che c’e’ qualcosa che non va tutti i giorni,
bensi’ e’ importante fare la propria parte”. È un messaggio
chiaro quello che il segretario del Partito democratico cristiano
sammarinese, Pasquale Valentini, lancia all’Associazione
nazionale dell’industria sammarinese (Anis), impegnata in questi
giorni in una serie di incontri a vario livello con al centro la
crisi sammarinese: i Capi di Stato prima, poi i capigruppo
consiliari e la Guardia di finanza di Rimini. Ma il messaggio
vale anche per gli alleati di maggioranza, in primis gli
Europopolari. “È legittimo e naturale- spiega il numero uno del
Pdcs- che le associazioni di categoria manifestino preoccupazione
per la crisi e per il grave problema di screditamento
dell’immagine di San Marino”, ma l’attuale esecutivo “e’
impegnato a fare il possibile, sia a livello di rapporti
internazionali, sia di sviluppo del Paese a partire dalla realta’
esistenti”.
Non lo dice apertamente, ma Valentini sembra bocciare
l’ipotesi di un governo tecnico e la discesa in campo degli
industriali, cosi’ come un cambio di maggioranza. “Pensare che i
tecnici possano fare meglio dei politici o che ci sia una
maggioranza piu’ efficace di questa sono solo ipotesi. Il
problema vero e’ lavorare al meglio”. E questo governo,
sottolinea, e’ impegnato al massimo, “coinvolge gli operatori e
si confronta con gli altri Paesi”. Un messaggio per gli alleati
Eps, che sono tornati ad avanzare critiche nei confronti della
maggioranza. “Se le loro perplessita’- taglia corto Valentini-
sono ascritte a chi cerca di pungolare per non fare abbassare la
guardia, non ci sono problemi. E io- sottolinea- le considero a
questa maniera, non trovo giustificazioni per altre
interpretazioni”.
- Gli industriali di San Marino ai politici
- San Marino. Valentini (Pdcs) sul movimentismo dell’Anis.