Corriere Romagna San Marino
Il sondaggio del mistero: maggioranza in calo astensionismo al
40%
I “partitoni” vincerebbero ma di stretta misura: difficile governare.
C’è un certo interesse nei confronti dei movimenti civici
Patrizia Cupo
SAN MARINO. In spiaggia,
o tra le seggiole ai tavoli
imbanditi della democristiana
festa dell’Amicizia,
o nei palazzi semideserti
della politica,
non si parla d’altro: nel
pieno della febbre pre elettorale,
spunta il misterioso
sondaggio che, commissionato
a quanto pare
da una forza di maggioranza,
darebbe quest’u ltima
in perdita,
in favore
di un
massiccio as
t e n s i o n ismo.
I risultati
del rilev
a m e n t o ,
però, nessuno li ha visti:
ma le voci si rincorrono
(bipartisan) da giorni e
tutte convergono sulle cifre
dell’indagine. Frutto
della calura da campagna
elettorale o di una reale
inchiesta, condotta con
tutti i crismi di un regolare
sondaggio? Non si sa,
ma di certo le voci incontrollate
mettono in luce le
“perplessità” o forse i timori
della coalizione legata
all’ex Patto, quella
costituita da Pdcs, Psd,
Alleanza popolare, Noi
sammarinesi e Arengo e
Libertà.
E comunque, venendo
ai numeri rilevati dal
presunto sondaggio, il
vociare attorno all’analisi
registrerebbe
dunque
un calo
di seggi sia
per la Dc (da
13 a 14, rispetto
agli
attuali 17),
che per Ap (che passerebbe
da sette a non più di
quattro). Male, sempre
secondo le presunte stime,
anche il Psd (con non
più di otto scranni in
Consiglio, ora sono 11).
Insieme, i tre partitoni
vincerebbero comunque,
ma in maniera risicata e
senza quel largo consenso
ipotizzato per vincere
le grandi sfide della crisi
economica. A vincere,
sempre secondo le impressioni,
sarebbero dunque
sconforto e incertezza:
le voci del sondaggio
danno in forte aumento
l’astensione (superiore al
40%) e un certo interesse
nei confronti dei movimenti
civici. Nell’opposizione,
spiccherebbero invece
l’Unione per la Repubblica
di Giovanni
Lonfernini e Pier Marino
Menicucci (fino all’altro
ieri, in odore di alleanza
con la coalizione di maggioranza)
e Sinistra unita
di Ivan Foschi e Alessandro
Rossi. Il clima, attorno
alle future alleanze sta
diventando rovente e le
voci di cali e aumenti di
consensi contribuiscono
a rendere ancora più fosco
il panorama: ci mette
del suo il movimento Per
San Marino che, anche
ieri, con una nota al vetriolo
ha dato la sua lettura
del momento. A loro
dire, la Democrazia cristiana,
sentendosi minacciata
dagli esiti della
commissione d’i n c h i esta,
starebbe cercando
nuovi partner per rendere
più debole l’azione dei
“mora lizzatori” di Ap.
Dal canto loro, per mettere
un punto reale alla
situazione, i partiti hanno
già (ufficialmente,
questa volta) annunciato
che commissioneranno
sondaggi, ma solo a partire
da settembre per arrivare
all’apertura della
campagna elettorale, il 22
ottobre, bell’e pronti (a
tutto).