Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino: Carisp, Fantini e quel conto cifrato

Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino: Carisp, Fantini e quel conto cifrato

Corriere Romagna San Marino

 Terremoto in cassa di Risparmio

Carisp, Fantini e quel conto cifrato

Il dossier segreto: «La Cassa “usata” per occultare traffici di denaro privati».
Nell’elenco delle operazioni “dubbie” anche la compravendita di crediti in blocco

Patrizia Cupo 

 I prelievi
in contanti per centinaia
di migliaia di euro e tutti
quei conti cifrati che, per
vari rivoli, sempre alle
stesse persone portavano.

E la compravendita di
crediti in blocco che determinavano
plusvalenze
tutte finite sempre negli
stessi conti occulti. Infine
quel rapporto bancario
che, da cifrato, passa nella
disponibilità di un giovanissimo
commerciante:
un piccolo negozio sulle
spalle, ma nel portafogli
7 milioni di euro.
Sono diversi i punti oscuri
che saltano agli occhi
nel dossier sull’amministrazione-
Fantini della
Cassa di Risparmio di San
Marino, frutto di indagini
interne volute proprio da
Carisp l’indomani degli
arresti a Forlì dei vertici
della banca, nel 2009. Punti
oscuri sui quali sarà ora
il tribunale di San Marino
a doverci veder chiaro, districandosi
tra ciò che sul
Titano era lecito e ciò che
non lo era fino al 2008 (anno
della legge antiriciclaggio).
Dopo il trasferimento
di conti da San Marino
al Lussemburgo per
oltre 4 milioni di euro,
passando sempre per società
che di fatto facevano
riferimento all’ex amministratore
della Cassa
Mario Fantini (deceduto
nel 2011) e ai suoi fidati, e
di cui il Corriere si è occupato
ieri, ciò che salta
agli occhi nel dossier è la
gestione del conto cifrato
21119, nel quale – secondo
l’esposto presentato alla
magistratura – confluivano
i frutti della presunta
“mala gestio”.

La compravendita di
crediti
. Sono diverse le operazioni
descritte nel
dossier con le quali gli
amministratori della galassia
Fantini si erano arricchiti
comprando crediti
a due lire. C’è quella con
la quale la Stanzani riuscì
a comprare crediti per 28
miliardi di lire pagandoli
200 milioni; o ancora crediti
per 16 miliardi pagandoli
116 milioni, il tutto usando
la Fingroup (poi acquisita
da Carisp) come
schermo. «Tutte queste operazioni
– si legge nel
dossier – hanno determinato
plusvalenze che per
un importo di circa 760mila
euro sono confluite sul
rapporto 21119».

Il conto cifrato e il fiume
di contanti
. Il conto 21119
è quello col quale, secondo
il dossier segreto, viene
alimentato il rapporto
bancario poi acceso nel
2007 in Carifin e intestato
a un 24enne considerato
un prestanome di Fantini,
poi reclamato dalla vedova
Ofelia Sartini. Tra il
conto cifrato e altri intestati
a Fantini, Stanzani e
a una nota professionista
sammarinese, c’e rano
collegamenti continui.
Come quella volta che dal
conto della Stanzani uscirono
500mila euro, il giorno
dopo un milione, un altro
milione il dì seguente,
per un totale 2 milioni e
500mila euro, tutto rigorosamente
in contanti. Lo
stesso giorno dell’ult imo
prelievo e due dì più tardi
(era il 2002) la cifra – sempre
cash – venne versata
in due tranche sul conto
della professionista compagna
di un noto politico:
secondo il dossier, faceva
da prestanome a Fantini
& Co.

«La Cassa “usata”». Era
chiara, stando all’esposto
presentato in tribunale,
la finalità delle tante operazioni
ricostruite dalle
indagini interne. «Il tratto
unificante consiste
nell’utilizzo delle strutture,
delle potenzialità e anche
del denaro della banca,
per compiere occultamente
traffici privati in
conflitto di interessi con
la Cassa, muovendo ingentissime
somme di denaro
la cui titolarità era
sistematicamente occultata
».

2- fine (leggi anche la prima puntata)

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy