Patrizia Galli, Noi Sammarinesi sulla scenario politico sammarinese

Patrizia Galli, Noi Sammarinesi sulla scenario politico sammarinese

Centro, destra, sinistra, sembrerebbe facile classificare un partito politico oggi. In realtà un movimento politico non può più essere racchiuso in questi vecchi stereotipi prestabiliti, in questo vecchio modo di fare politica, ma può spaziare attraverso diversi pensieri purchè portino ad un obiettivo chiaro e preciso. Oggi ogni cittadino guarda oltre alle proprie ideologie, che più volte si sono trasformate in aspettative deluse o in proposte “di facciata” che non hanno trovato nella realtà una seria e concreta attuazione. In virtù di questo, oggi il cittadino è molto più orientato a concedere la propria fiducia alle persone, ai propri concittadini meritevoli di rappresentarli; il cittadino moderno guarda ai valori, all’onestà, alla forza d’animo e alle scelte coerenti che un politico sposa e porta avanti anche contro l’incredulità di molti o contro gli ostacoli posti per il raggiungimento dei propri obiettivi.

La politica sammarinese, fino ad un passato molto recente, era in mano ai soliti individui che hanno caratterizzato la storia recente del nostro paese; oggi non è più così, o almeno, lo è solo in parte, ma chiara è e deve essere la strada del cambiamento dalla quale non si può e non si deve tornare indietro. Diverse persone hanno iniziato a combattere questo tipo di politica in diversi partiti e movimenti, tra cui Noi Sammarinesi. Questo è stato uno dei principali motivi della nostra costituzione, il desiderio di una politica per i cittadini libera dalle solite logiche, vissuta in piena libertà e con una grande voglia di provocare un cambiamento. Siamo stati visti con sospetto, con diffidenza, ci hanno additato di essere una “moderazione di un certo partito storico”, di essere dei “rottamatori” e tanto altro, nonostante questo molte persone e sempre più cittadini ci dimostrano il loro affetto e partecipando ai nostri incontri, e non importa se si è di sinistra, di destra o di centro, l’importante è condividere insieme un progetto e delle idee da portare avanti uniti e solidali. In tutto questo il cambiamento c’è stato, alcuni esempi sono aver reso trasparente i redditi dei candidati alle elezioni, aver istituito delle modalità temporali che limitano l’operato di Segretario di Stato a 10 anni, aver ottenuto una credibilità internazionale, aver riallacciato i rapporti amichevoli con la vicina Italia e aver siglato con loro l’accordo bilaterale sulle doppie imposizioni, aver ristrutturato un’economia sana e concreta; tutto questo senza dimenticare la produzione di diverse normative che hanno sanato lacune, tra cui, la più famosa, quella sul commercio elettronico. Credo, che il successo più grande sia stato vedere come la nostra azione, e non solo, abbia costretto i grandi partiti al cambiamento, al rinnovamento e ad un dialogo più sentito con la popolazione. Certo, si può e si deve fare ancora molto di più, ma almeno il sentiero è battuto. Questo è il nostro obiettivo. Crescere, mantenendo la nostra onestà, i nostri valori, i nostri principi, la nostra sovranità. Evolversi anche in un momento di crisi, dove la scelta non è centro, destra o sinistra, ma verso un cambiamento che abbia al centro la persona, il cittadino, che mai più deve essere lasciato solo, perché la politica deve essere anche e prima di tutto speranza.

 

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