Pdcs: 39esima Festa dell’Amicizia, 6mila presenze

Pdcs: 39esima Festa dell’Amicizia, 6mila presenze

Un successo annunciato e rispettato quello della 39a Festa dell’Amicizia del Partito Democratico Cristiano Sammarinese in corso di svolgimento, fino a questa sera, in piazza Bertoldi a Serravalle. A testimoniarlo la straordinaria partecipazione di pubblico che anche ieri sera, come durante quelle precedenti, ha preso parte alla manifestazione. “Circa 6mila le presenze registrate ieri – afferma Ugolini, coordinatore della Festa dell’Amicizia –, un dato confermato dalla piazza gremita e dal fatto che praticamente tutti gli stand sono andati esauriti. Una festa che è diventata una tradizione e che quest’anno, ogni sera, ha già superato gli ottimi risultati di partecipazione dello scorso anno”.
Grande partecipazione si è registrata anche al dibattito politico dal tema: “PROMETTERE SOLO CIÒ CHE SI È IN GRADO DI GARANTIRE E REALIZZARE” e che ha visto salire sul palco Valeria Ciavatta, Gerardo Giovagno-li, Giovanni Lonfernini, Luigi Mazza, Nadia Ottaviani, Marco Tura e Gian Carlo Venturini.
Ad introdurre il dibattito, come di consueto, l’intervento dei Giovani Democratici Cristiani, affidato ieri sera al Presidente del movimento giovanile, Fabio Righi. “Siamo davvero sicuri – ha esordito – che la Repubblica di San Marino abbia ancora bisogno di promesse? La risposta che ci siamo dati è che forse San Marino è stato per troppo tempo prigioniero delle promesse, quelle promesse che sono sempre state oggetto di scambio anche elettorale e che ci hanno portato nella situazione in cui ci troviamo oggi, davvero difficile e per certi versi preoccupante”. Dunque, dal movimento giovanile del PDCS  è arrivata l’indicazione di “sosti-tuire la promessa, che va molto di moda in periodo elettorale, con la progettualità” perché “per fare una buona politica serve primariamente onestà ma anche i progetti”. Di qui il richiamo a sviluppare per il futuro “piani a medio lungo periodo in grado di dare risposte concrete” e per “plasmare la società, le istituzioni, l’amministrazione in modo da rendere il paese competitivo, fedele ai tempi storici che stiamo vivendo, vici-no alle esigenze dei suoi cittadini”. Ma i giovani non vogliono solo promesse. “Vogliono una politica che gli permetta di fare grandi sogni e di mettere al servizio del proprio paese i propri talenti”. Da qui la richiesta affinché la politica aiuti “chi ha talento a farsi avanti” creando le occasioni perché questa possibilità si rea-lizzi.
A sostegno dell’operato della politica si è espressa il Segretario di Stato agli Interni, Valeria Ciavatta che ha ricordato come “bisogna parlarsi con verità. Questo governo deve essere giudicato in base alla sua capacità realizzativa: nonostante le straordinarie avversità abbiamo cambiato molti settori del Paese e dato l’esempio di come si opera con trasparenza e correttezza”.
Entrando nel tema, oggetto della serata, il segretario del PSD, Gerardo Giovagnoli, ha ricordato che dopo “la fine del precedente modello economico, ora si deve creare un nuovo modello che garantisca il sistema sociale”, per cui fin da subito, il nuovo governo, dovrà occuparsi “del tema della quadratura del bilancio dello Stato e dello sviluppo dell’economia”, proseguendo “nella lotta agli sprechi nella pubblica ammini-strazione”. Giovagnoli ha infine assicurato che la lista dei candidati del PSD alle prossime elezioni sarà “un mix tra esperienza, che serve, e novità che è indispensabile”.
Nadia Ottaviani, di AeL ha ricordato come quello attuale sia il momento “in cui vanno fatte le cose insieme, come le riforme strutturali ancora da realizzare, perché si tratta di situazioni che vanno affrontate con co-raggio e onestà intellettuale. Oggi – ha ribadito – è vero che vanno fatti dei tagli dove possibile per ridurre i costi, però bisogna re-incentivare l’economia in quanto San Marino ha ancora certe carte da giocare, ma servono certezza delle regole e risposte veloci”.
“Promesse e programmi non sono più un alibi per nessuno” ha ammonito Giovanni Lonfernini, coordinato-re dell’UPR, che ha evidenziato la distanza tra “il binario della politica e quello della società” e auspicato che la prossima legislatura “sia costituente, altrimenti sarà l’ennesima occasione persa per l’aggregazione”. Di qui l’invito a “lavorare tutti insieme”, al di là della posizione che si occuperà nella prossima legislatura su quelli che saranno “contenuti condivisi, come il contenimento della spesa corrente”.
Un intervento contro la “frammentazione” è arrivato dal segretario generale della CDLS Marco Tura in quanto ora “servono idee per le soluzioni ai problemi del Paese e che superino l’individualismo. Responsa-bilità – ha aggiunto – le abbiamo tutti, non solo i politici, ma anche le forze sociali, gli ordini professionali, fino ai cittadini”. “Il problema attuale della democrazia – ha concluso il segretario generale della CDLS – è il relativismo etico”, di qui la condanna alla “frammentazione: sono troppi 10 partiti, 4 movimenti e 3 sinda-cati per il nostro Paese”.
Guardando ai progetti futuri, il Segretario di Stato al Territorio Gian Carlo Venturini ha ribadito come oc-corra “conciliare le necessità del Paese e quelle dei singoli cittadini, ma nel rispetto di quello che sarà il programma elettorale, non le promesse ai singoli”. Uno dei temi importanti della prossima legislatura sarà sicuramente “il Piano Regolatore Generale, che andrà affrontato, come richiede l’Istanza d’Arengo appro-vata dal Consiglio, in quanto dopo vent’anni, ha bisogno di un aggiornamento”. Venturini ha inoltre sottoli-neato la necessità di puntare “oltre che sul comparto produttivo, anche sui settori del commercio e del tu-rismo, attraverso la riqualificazione e la realizzazione di aree e spazi espositivi, ma anche sulle infrastruttu-re”.
Nell’accogliere le richieste dei Giovani Democratici Cristiani, il capogruppo del PDCS, Luigi Mazza, ha ricor-dato come il politico capace debba essere in grado di “valorizzare i percorsi e creare le opportunità”. “Ri-chiamo” rivolto quindi “a tutta la politica, quella onesta, perché i disonesti vanno allontanati”. Sulle scelte per il futuro, dal Capogruppo del PDCS, è stata ribadita la “necessità della razionalizzazione delle spese. Ma non intendiamo – ha assicurato – proporre licenziamenti, come stanno facendo in altri Paesi. Il sistema sammarinese deve rientrare su binari sostenibili, per questo dobbiamo cambiare il nostro sistema econo-mico”. Dal Capogruppo Mazza è arrivato infine l’invito a chi uscirà dalle elezioni affinché “sia disponibile al confronto e con responsabilità a lavorare per il bene del Paese” perché “uno dei danni della politica è l’eccessiva frammentazione”.
L’appuntamento con la politica si concluderà questa sera alle 20.15 quando, dal palco della festa, si terrà l’intervento del Segretario Politico del PDCS, Marco Gatti.

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