Pensieri
sciolti
di Daniel Giacomini
Mi associo a tutti quanti
augurano alla magistratura
continuità di lavoro e serenità
di giudizio nei casi di cui la
cronaca ci aggiorna quotidianamente,
sempre che misteriosi
trasferimenti non siano più nelle
possibilità delle cose.
Alla fine dei conti qualcuno
probabilmente pagherà. E qualcuno
no.
Escludo, negli eventualmente
colpevoli, casi di depressione
o leggera malinconia dovuti a
rigurgiti di coscienza, data la
mediocrità umana generalmente
in questione.
Quello su cui non ci piove è
che chiunque fosse eventualmente
chiamato a una pena
avrà comunque una vecchiaia
assicurata, con qualche spicciolo
rimasto, perché i denari non
torneranno indietro.
Ma comunque sia la repressione,
per quanto dura ma dubito,
rappresenterà solo una parte
della soluzione, infatti come già
è stato detto abbondantemente
questa generazione politica
generalmente non ci metterà
una pezza, di sua iniziativa,
perché data in delega a persone
compromesse, in quantità numericamente
notevole; compromesse
nella gravissima omertà,
nel silenzio di tutti i giorni, nel
guardare da un’altra parte mentre
le cose succedevano, a loro
comodo e consumo.
Non faccio
di ogni erba un fascio, ma la
tendenza è quella.
Forse altrettanto preoccupante il
futuro prossimo con la tendenza
al caos riguardante la frammentazione,
ma soprattutto la difficile,
se non impossibile, intesa
fra gruppi politici e di opinione. I partiti maggiori, con le uniche
responsabilità del malaffare,
naturalmente ne beneficeranno,
non i sammarinesi.
Non l’ho
inventato io. I due grandi poli
di riferimento dei sammarinesi,
laico ad origine ed ispirazione
socialista e il polo confessionale
ad etica cristiana, dovranno
necessariamente essere, se non
altro, ancora di ispirazione,
se il pensiero primario fosse
spogliarli dalle mele marce e
ripartire dalle basi del loro insegnamento…
ma non è il pensiero
primario.
Non credo che
ritroveremmo una verginità che
non abbiamo mai avuto, ma per
lo meno un tentativo di azzeramento
in difesa di una dignità
sammarinese che attualmente è
sotto i nostri piedi.
Mi si consenta un ultimo
pensiero sulla scuola, visto che
dalla politica e dalla società
è sempre più difficile trovare
esempi virtuosi. Sarebbe cosa
utile che l’educazione civica e
gli insegnamenti dei comportamenti
civili avessero o tornassero
ad avere una precedenza
assoluta nelle scuole di tutti i livelli.
Non so se questo succeda
e in che termini. E’ un impegno
inderogabile.
Daniel Giacomini