Per San Marino. Il Patto delle Favole

Per San Marino. Il Patto delle Favole

Il Movimento
Per San Marino
, rilegge, a fine legislatura,  il programma
elettorale 2008
della coalizione Patto per San
Marino
, che definisce Il Patto delle Favole.

Seguono le varie puntate. In tutte 38.  Poi la conclusione


                                                    ++++++++++++++         

 

IL PATTO DELLE
FAVOLE – 1°

Il governo del Patto
aveva raccontato che avrebbe fatto la riforma fiscale imposta sul QUOZIENTE
FAMILIARE, sul CONTENZIOSO garantista, sugli incentivi per la CRESCITA DEL PAESE,
sulla riduzione al 14% dell’ALIQUOTA per le SOCIETA’, sulla SEMPLIFICAZIONE ed
altro.

Ebbene, per l’intera
Legislatura ha fatto rotolare nel chiuso del Palazzo un testo in piena
contraddizione con l’enunciato programmatico approvato dal Consiglio.

Ha fatto annunci
propagandistici senza tregua.

Ha continuamente modificato il testo peggiorandolo
sensibilmente in base al vento che tirava.

Ha aumentato la tassazione per i redditi bassi e l’ha
diminuita per i redditi alti.

Ha dato ad intendere che aumentava le entrate di 20
milioni di euro… risolvendo i problemi di bilancio (!).

Ha rifiutato il confronto pubblico con i cittadini su
un testo chiaro e definito.

Alla fine, il Patto si è
trovato in contrasto al suo interno e, nonostante il puntellamento esterno del
PSD, ha rinunciato ad uno dei punti qualificanti del programma di governo.

Un figuraccia senza precedenti sulla quale è stato
imposto il silenzio.

“… per San Marino” sostiene che non mantenere gli
impegni presi ufficialmente è un segno di scarsa affidabilità e di poca
serietà, che merita la bocciatura del Patto delle Favole, naturalmente non solo
per questo ma anche per i tanti danni che ha causato al Paese.

 San Marino, 28 Agosto
2012

 

IL PATTO DELLE
FAVOLE – 2°
 

Il Patto aveva detto, nel
2008, che “c’è oggi bisogno di uscire da
un sistema di potere nel quale l’interesse di pochi ha frenato le riforme e ha
tolto credibilità alle istituzioni”.

Il governo del Patto
ha fatto esattamente il contrario.

L’interesse a mantenere 10 poltrone di comando ha
portato ad una spesa clientelare enorme che ha distrutto il bilancio dello
Stato ed ha procurato una montagna di debiti che mettono a rischio la
sopravvivenza della Repubblica.

Le riforme non si sono viste e le legge per aderire
agli standard internazioni sono state imposte dall’esterno.

Mancano tuttora provvedimenti importante per la lotta
alla criminalità come ha rilevato il Procuratore Pietro Grasso durante la sua
visita sul Titano.

Vengono coperti i collusi e la corruzione dal sistema
partitocratico.

La credibilità delle
istituzioni è stata azzerata dalla occupazione politica attuata dal governo e
dalla epurazione decisa, in contrasto con gli interessi del Paese, nei
confronti di personaggi che volevano servire lo Stato e non gli interessi non
confessabili del governo.

Lo stato di diritto è
stato offeso e svillaneggiato dalla politica clientelare, dall’arroganza, dalla
decretazione illegittima, dalla falsificazione della finanza pubblica, dalle
votazioni irregolari censurate ufficialmente, da metodi di governo scorretti e
da favoritismi di ogni genere.

“… per San Marino” sostiene
che è ora di cambiare per il Patto ha fatto gravi danni.

 San Marino, 29 Agosto
2012

                                                                                                         

 IL PATTO DELLE
FAVOLE – 3°

 Nel 2008 il Patto si diceva “ben consapevole che la vera crescita per
il nostro Paese debba passare attraverso i sammarinesi, non sopra di loro o,
peggio ancora, contro di loro”.

A distanza di 4 anni di
governo “meravigliao” possiamo constate
che i posti più importanti della Pubblica Amministrazione sono ricoperti dalla
cricca o da non sammarinesi.

Non solo.

Ben 346 dipendenti della PA sono forestieri,
frontalieri che spendono lo stipendio in Italia, mentre i sammarinesi sono
disoccupati.

In quattro anni non vi è
stato alcun dibattito con i cittadini sammarinesi su problemi di vita e di
lavoro.

I dati di sistema vengono negati ai sammarinesi e perfino agli organismi
internazionali.

I cittadini sammarinesi residenti all’estero che hanno
sempre onorato la Repubblica con loro lavoro e i loro comportamenti sono
tuttora discriminati.

La Consulta degli Emigrati è
stata svalorizzata ed emarginata.

Le Giunti di Castello
sono prive di potere reale e neppure prese in considerazione.

L’informazione è stata trasformata in propaganda
governativa e personale dei governanti.

I sammarinesi non hanno alcuna informazione sullo
stato disastroso in cui è stato portato il Paese.

“.. per San Marino” sostiene
che dalla crisi morale, sociale, economica e civile, si può uscire ridando il
potere al popolo con l’Arengo dei Cittadini.

San Marino, 30 Agosto 2012

 

IL PATTO DELLE
FAVOLE – 4°
 

Il programma di governo del
Patto nel 2008 si impegnava a “qualificare le scelte politiche inserendole in
un contesto di programmazione impostata sulla collaborazione tra pubblico e
privato”.

A parte il fatto che tra
pubblico e privato c’è stato solo qualche rapporto opaco e nessuna forma di
collaborazione positiva, di programmazione non c’è stato neppure un accenno.

Il governo del Patto
ha sempre improvvisato e gestito alla giornata senza un progetto
di medio e lungo termine, senza obiettivi da
raggiungere, senza priorità definite, senza una politica economica.

Ogni anno ha presentato un bilancio sgangherato,
segnato dalle spesa improduttiva e clientelare, dallo spreco di denaro
pubblico,
lontanissimo da un bilancio
di programma, accompagnato da leggi omnibus che non avevano né capo, né coda.

Il risultato di tanta superficialità è sotto gli occhi di tutti: un debito colossale che è aumentato anno
dopo anno; una spesa corrente pari al 94%; una spesa di investimento minima e
in calo continuo; una incapacità di gestione che non ha precedenti.

Ogni sammarinese nasce già con un debito di oltre 15
mila euro.

“… per San Marino” sostiene
che prima di ogni cosa si deve perseguire la sana e onesta amministrazione
della cosa pubblica che conta molto di più dei partiti, delle ideologie, dei
parlamenti e dei governi.

Senza una buona
amministrazione il Paese va a fondo.

 

IL PATTO DELLE
FAVOLE – 5°

Nel 2008 il governo del Patto si impegnava a “governare il cambiamento
e l’innovazione tramite un disegno complessivo, sostenuto politicamente,
condiviso socialmente e teso a migliorare l’immagine della Repubblica”.

Orbene, il governo ha gestito la
conservazione e il declino del Paese condividendo le responsabilità anche di
precedenti governi dei quali ha rappresentato la continuità.

Non ha mai espresso un disegno complessivo di futuro
condiviso socialmente perché si è chiuso nel Palazzo lontano dalla gente e
perché non ha una cultura progettuale.

Ha pesantemente danneggiato l’immagine della
Repubblica coprendo i colluso e manifestando una arroganza propagandistica
verso la
Repubblica Italiana.

Dopo 4 anni di gestione scellerata e confusa non
abbiamo il cambiamento,

l’innovazione, la trasparenza e la legalità.

Non abbiamo nuovi investimenti e quelli ce c’erano si
ritirano.

Il Prodotto Interno Lordo è crollato.

La recessione continua a far soffrire i lavoratori e
le loro famiglie che non mangiano con le favole governative.

“… per San Marino” è un
movimento nato per cambiare le cose attraverso un governo completamente
rinnovato, onesto e competente.

Sta ai sammarinesi decidere se confermare quelli del
disastro o promuovere una fase nuova per salvare la Repubblica.

 

San Marino, 01 Settembre
2012                                                            L’Ufficio Stampa

 

IL PATTO DELLE
FAVOLE – 6°

Il programma 2008 del governo del Patto puntava a
“favorire l’internazionalità del Paese e l’eccellenza attraverso lo sviluppo di
tre fattori chiave: il prestigio, la creatività e le competenze”.

Prima di tutto va chiarito
che “l’internazionalità del Paese” è
stata raggiunta molti decenni fa per opera di governi seri e di Segretari di
Stato agli Affari Esteri che amavano la Repubblica e la servivano con grande
impegno e passione.

Oggi siamo dappertutto,
anche dentro l’uovo di Pasqua, ma spendiamo molto e non contiamo niente.

Alcuni nostri Ambasciatori sono impresentabili.

Il prestigio è caduto veramente in basso e siamo
considerati un paese di truffatori e affaristi.

La creatività non sappiamo neppure cosa sia e cadiamo
sempre nel vecchio e nell’ovvio.

Le competenze ci sono abbastanza nel Paese, ma la
cattiva politica le ha allontanate.

Ci sono all’estero dove i sammarinesi si fanno onore,
al punto che un nostro concittadino (il Prof. Billi) è consulente del governo
svedese.

Ma ce ne sono altri.

I governanti del Patto hanno
dato prova di non avere competenze, ma solo presunzione e ambizione.

Ecco perché “… per San Marino” promuove il cambiamento
e il rinnovamento.

Sta ai cittadini volerlo e sostenerlo per il bene di
tutti i sammarinesi.

San Marino, 02 Settembre
2012

                                                                                              L’Ufficio
Stampa

 

 

IL PATTO DELLE
FAVOLE – 7°
 

Leggiamo nel programma di governo 2008 del Patto delle
Favole: “perseguire un autentico cambiamento e una vera svolta, improntando
finalmente l’agore politico alla correttezza, alla trasparenza e al confronto e
incrementando una cultura della legalità e della responsabilità”.

Il cambiamo non c’è
stato.

E’ continuata la vecchia politica degli ultimi venti
anni.

Nessuna svolta.

La correttezza è stata
messa sotto i piedi, sostituita da arroganza e autoritarismo verso le
opposizioni.

E’ stata negata la
trasparenza sui conti pubblici e sui dati sensibili di sistema sempre nascosti.

E’ mancato un rapporto
veritiero e completo sulla finanza pubblica.

Non si è mai attuato un
confronto vero con la minoranza e men che meno con i cittadini.

La legalità è stata soffocata dallo strapotere del
Congresso di Stato
che, in non pochi
casi, ha imposto la sua convenienza in dispregio delle leggi; che ha
defenestrato i vertici di Banca Centrale i quali non accettavano gli ordini del
governo; che ha imposto votazioni
consiliari le quali hanno portato addirittura alla censura inflitta ai Capitani
Reggenti.

“… per San Marino” si oppone fermamente all’autocrazia e
all’autoreferenzialità governativa ed opera
per aumentare i livelli democratici  per
migliorare la rappresentanza popolare.
 

San Marino, 04 Settembre
2012

 

IL PATTO DELLE
FAVOLE – 8° 

Il governo del Patto
si era impegnato a “rinsaldare e recuperare un rapporto di collaborazione e di
reciproca fiducia sul piano politico con l’Italia”.

Le battute umoristiche del
ristretto circolo dei tifosi governativi sono un’offesa all’intelligenza dei
sammarinesi.

Il governo si è sempre
rifiutato di dire con chiarezza i motivi per i quali il governo Berlusconi, pur
essendo amico, ha rifiutato per 4 anni la forma degli accordi ed ha affermato
che San Marino era la caverna di Alì Babà.

Per proteggere i collusi e
le varie ruberie ha guastato il vecchio rapporto con l’Italia conducendo il
Paese in una crisi di sistema che registra la chiusura di oltre 2000 aziende,
la disoccupazione di 1200 lavoratori, la caduta delle entrate fiscali, il
dimezzamento del settore bancario, l’enorme indebitamento statale, una
emigrazione di lavoratori verso l’Italia.

I dispetti e le ritorsioni contro l’Italia, come la
defenestrazione dei vertici di Banca Centrale, la tassa etnica ai
frontalieri,la richiesta ai sammarinesi di andare a manifestare a Montecitorio
contro il governo italiano, gli accordi con i paradisi fiscali, gli attacchi
volgari contro il Ministro Tremonti, fanno parte dell’antipolitica e hanno
danneggiato solo San Marino.

“… per San Marino” sostiene
una politica nuova di buone relazioni e di collaborazione con l’Italia,
mettendo le carte in regola, al nostro interno, sulla moralità della
politica. 

San Marino, 05 Settembre
2012

                                                                                              L’Ufficio
Stampa

 

 IL
PATTO DELLE FAVOLE – 9°

 
Il programma 2008 del governo del Patto recitava: “E’ assolutamente prioritario
qualificare la politica delle relazioni con l’estero e degli accordi di
cooperazione economica”.
La politica degli annunci roboanti è continuata per tutta la Legislatura ma di
rapporti commerciali con altri Stati non c’è neppure l’ombra.
E’ in atto una questua internazionale senza successo (come dice il Segretario
Valentini) per cercare denaro in prestito, che ha messo in guardia organismi
internazionali che controllano le provenienze.
E’ evidente che questo non è il modo migliore per qualificare la politica
sammarinese la quale non deve rivolgersi a faccendieri, bensì agli organismi
internazionali competenti che hanno costo zero e operano nella trasparenza e
nella legalità.
“… per San Marino” sostiene la priorità della ricostruzione di rapporti
politici positivi con l’Italia per concretizzare una cooperazione economica e
amministrativa con l’obiettivo di uscire in tempi brevi dalla grave crisi che
attanaglia il Paese.
 
San Marino, 06 Settembre 2012
                                                                                             
L’Ufficio Stampa

 

IL PATTO DELLE
FAVOLE – 10°

Il governo del Patto, nel 2008, in merito alle
relazione con l’Italia, aveva promesso solennemente di “giungere alla ratifica
e alla piena applicazione dell’Accordo contro le doppie imposizioni; di
sottoscrivere un Accordo di Cooperazione Economica nel reciproco interesse e su
basi di pari dignità”; di ottenere un rapido inserimento di San Marino nella
cosiddetta white list italiana dei paesi virtuosi; di tutelare il settore
industriale/commerciale attraverso la definizione concordata fra i due Stati
del principio di estero vestizione”.

Ebbene, la dissennata
politica del governo ha impedito la ratifica dell’accordo contro le doppie
imposizioni; l’inserimento di San Marino nella white list italiana; la
definizione del principio di estero vestizione.

Il suono stonato delle
trombette governative non riesce a coprire il rumore di un edificio che sta
crollando.

L’intero sistema economico è stato messo in ginocchio.

Il Prodotto Interno Lordo è
calato introno a 25 punti.

Gli investimenti sono stati
azzerati.

Gli imprenditori sono stati
avviliti e umiliati fino al punto di dovere aprire attività fuori territorio.

Non è stato neppure abbozzato un progetto per uscire
dalla crisi e per riprendere la crescita.

“… per San Marino” sostiene
che va impostato un nuovo rapporto di collaborazione e di cooperazione con
l’Italia. 

San Marino, 09 Settembre
2012

                                                                                              L’Ufficio
Stampa

 

IL PATTO DELLE
FAVOLE – 11°
 

Il governo del Patto,
nel 2008, aveva preso l’impegno “di approfondire le relazioni con l’Unione
Europea; di aggiornare gli accordi del 1991; di impostare un dialogo diretto
con le Istituzioni Comunitarie”.

Tutto ciò “allo scopo di eliminare quegli ostacoli che
costituiscono un limite allo sviluppo del nostro Paese”.

Il Patto ha fatto di tutto per allontanare il discorso
rivolto all’Unione Europea ed è arrivato al punto di inventare uno stratagemma
ingannevole per evitare il ricorso alla consultazione popolare tramite il
referendum promosso dai cittadini.

E’ riuscito a non aggiornare
gli accordi esistenti con la UE.

Ha lanciato l’idea
stravagante di entrare nello Spazio Economico che prevede gli stessi impegni
della UE e non dà gli stessi benefici.

Ha isolato talmente il Pese che ora va a cercare soldi
per indebitarsi in paesi asiatici, africani, in Australia, in Russia, ecc.

E’ stata una politica assurda per evitare
inspiegabilmente un negoziato diretto con la UE i cui risultati andavano
sottoposti a referendum popolare per la scelta di aderire o meno.

All’insegna dello slogano “Noi siamo i più bravi; non abbiamo bisogno di nessuno”, oggi si
consuma il dramma.

“… per San Marino” sostiene
che si debba stare in un contesto democratico e solidale perché è l’unico modo
per mettersi in regola e mantenere un minimo di autonomia. 

San Marino, 09 Settembre
2012

                                                                                              L’Ufficio
Stampa

 

IL PATTO DELLE FAVOLE – 12°

Il governo del Patto 2008 si era impegnato a
“privilegiare i cittadini sammarinesi nella nomina del corpo diplomatico”; a
“valorizzare la rete costituita dai concittadini residenti all’estero quali
ambasciatori naturali del nostro Paese”. 

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