La scoperta dei veri paesaggi di Piero della Francesca tra le colline del Montefeltro
a cura di Olivia Nesci e Rosetta Borchia
San Leo, Museo della Fortezza dal 31 ottobre al 30 novembre 2008
INAUGURAZIONE: venerdì 31 ottobre 2008 ore 16.00 San Leo, Museo della Fortezza
Saranno presenti:
Dario Giorgini, sindaco di San Leo
Italo Grilli, Presidente GAL Montefeltro Leader
Rodolfo Romagnoli, Presidente GAL Flaminia Cesano
Vittoriano Solazzi, Assessore alla Cultura della Regione Marche
Olivia Nesci e Rosetta Borchia, curatrici della mostra
Tonino Guerra, poeta e sceneggiatore
Giorgio Mangani, Direttore della casa editrice Il Lavoro Editoriale
Che cosa svela questa mostra?
Che dietro il ritratto di Federico da Montefeltro, c’è la vallata sul Metauro tra Urbania e Sant’Angelo in Vado, una ampia vallata che allora conteneva uno specchio d’acqua solcato da barche a vela ma che oggi non esiste più; che dietro il ritratto della Duchessa Battista Sforza si possono riconoscere la rupe di Maiolo, i pinnacoli della Valmarecchia; che la grande valle dei Trionfi altro non è che la Piana di San Silvestro, sotto il Monte d’Adrubale.
Una mostra che è un tuffo nel mondo paesaggistico di Piero della Francesca.
Verranno presentati i tre quadri del Dittico dei Duchi di Urbino: il ritratto di Federico, la moglie Battista Sforza e i Trionfi.
Da centinaia di anni era rimasto sempre vago il vero sfondo di queste opere, chi aveva pensato all’Umbria, chi alla Toscana, pochi in verità individuarono il Montefeltro dietro quei ritratti, altri ancora preferirono pensare a paesaggi onirici. Ma da qualche tempo due ricercatrici urbinati, appassionate d’arte e di paesaggio Rosetta Borchia e Olivia Nesci, soprannominate ormai “cacciatrici di paesaggi”, hanno individuato i profili delle montagne, gli specchi d’acqua, i boschi, le forre, le rupi che Piero con tanta precisione aveva scelto e raffigurato come “teatro naturale” per gli sfondi delle sue opere.
Presso le sale della Fortezza di San Leo verranno mostrate in un gioco multimediale le gigantografie delle opere di Piero del 1465 che si sovrapporranno alle foto dei paesaggi attuali, ma non solo. Nelle sale attigue sarà a disposizione tutto il materiale scientifico, prodotto in più di un anno di lavoro da Olivia Nesci, docente di geomorfologia all’Università di Urbino, ovvero i risultati delle analisi e lo studio approfondito delle forme del paesaggio attraverso foto aeree e osservazioni dirette del terreno.
Il pubblico potrà seguire il lavoro di ricerca grazie anche a una ricca sezione di documentazione storica, fornita da Rosetta Borchia, pittrice e fotografa, con documenti tratti dall’archivio dei Montefeltro e da altri fondi librari. Inoltre si potrà vedere il video della Borchia “Il paesaggio invisibile”, che ricostruisce per immagini il percorso della ricerca tra sovrapposizioni e dissolvenze dei paesaggi del grande pittore e le foto odierne. Importante sarà anche la parte scenografica fatta di musiche e suoni e atmosfere che porteranno lo spettatore a compiere un viaggio nel tempo.
La mostra e il progetto di ricerca sono stati finanziati dal GAL Leader Montefeltro e dal GAL Flaminia Cesano e sono realizzati nell’ambito delle attività del Parco Letterario “Paolo Volponi”.