Politica Estera di San Marino: da un disastro all’altro

Politica Estera di San Marino: da un disastro all’altro

Ieri in Consiglio Fiorenzo Stolfi ha criticato l’operato – vale a dire il non operato – dell’attuale Segretario di Stato agli Affari Esteri, fino, quasi, alla offesa personale.

Invece di prendersela con Tremonti bisogna, invece, farsi un esame di coscienza. Il
Governo
deve analizzare gli errori che ha fatto nel rapportarsi con il Governo Italiano che pure, all’inizio, aveva dato dei chiari segnali di disponibilità.
Il Paese è prostrato, è sfinito.
Tra aziende che abbandonano il territorio, disoccupazione che aumenta, imprese che chiudono, le entrate che crollano, non si può dare la risposta che Tremonti è cattivo.
Occorre prendere atto che le relazioni esterne non possono essere condotte in questo modo ed il Paese non può essere chiamato a pagare così pesantemente l’incapacità di governare. Ormai non c’è più tempo. Occorre agire. Chi ha fallito deve assumersene la responsabilità fino alle naturali conseguenze.

In effetti il disastro più grosso il Segretario di Stato Mularoni lo ha provocato alla Repubblica firmando con l’Italia il trattato di collaborazione finanziaria il 26 novembre 2009 (monachizzazione di San Marino).

Quanto a Stolfi va ricordato – fra le altre cose – di aver dimenticato il termine utile per rivedere l’accordo con l’Unione Europea, che oggi avrebbe fatto carne e sangue alla anemica economia sammarinese.

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