Politici di San Marino contro San Marino. Condono fiscale tombale? Non serve

Politici di San Marino contro San Marino. Condono fiscale  tombale? Non serve

Appena arrivarono le prime avvisaglie del debito pubblico anche nella Repubblica di San Marino, ci fu chi prese la palla al balzo e lanciò una proposta … indecente: si faccia cassa con  un condono fiscale tombale.

Il primo a parlarne fu  Gabriele Gatti. Non si ebbe  nessuna reazione nell’immediato. Poi a rilanciare la proposta fu  Ernesto Benedettini, dal Congresso della Democrazia Cristiana.  Quindi fu la volta di un partito, il Partito Socialista Riformista Sammarinese, seguito da qualche distinguo tutt’altro che chiarissimo. Poi  intervenne l’avv. Alvaro Selva, come  fu posto subito in evidenza in un articolo sui ‘diversamente onesti’ pubblicato anche su L’Informazione di San Marino. 

Il condono fiscale tombale avrebbe dovuto servire a mettere al sicuro gli evasori  sammarinesi di fronte all’eventualità  di riforma tributaria.

Ora che detta riforma tributaria è in dirittura d’arrivo non se ne parla più.
Perché?
Perché non occorre. 
Sì perché già la riforma  stessa ha provveduto  a mettere al  sicuro i ‘diversamente onesti’. Concordi, a quanto è dato sapere, tutti i partiti.

Vien da pensare che primo problema  dei partiti fosse la salvaguardia del sottobosco  che si è andato formando negli ultimi decenni con 548 società anonime, oltre 300 immobiliari, 120 fondazioni circa, migliaia di società per azioni e società
a responsabilità limitata con azioni e quote intestate a fiduciarie anche di
paesi offshore. Sottobosco  fatto sopravvivere con l’escamotage
di abolire le società anonime ma non l’anonimato societario
,  grazie al mantenimento delle fiduciarie.

Ebbene la riforma fiscale non va ad intaccare il paravento delle fiduciarie.  Quindi non c’è motivo – per Gatti, Benedettini, Selva e il Psrs – di  ritirare fuori la proposta del condono fiscale. Insomma tutto risolto, col beneplacito, a quanto pare di tutti i partiti.
Meglio di così per i ‘diversamente onesti’?

Cosa importa ai ‘diversamente onesti’ se nel frattempo si è scoperto che nel sottobosco si è radicata la malavita italiana, rappresentata nelle varie forme in cui essa si esprime (camorra, ‘drangheta, sacra corona unita, eccetera)?

Insomma con la riforma tributaria in corso non c’è bisogno del condono fiscale tombale per evitare di fare emergere, fra l’altro, la  collusione fra politica e malaffare.

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