Polo del Lusso, manca la sinergia con il sistema turistico-commerciale esistente. Osla, Usc, Usot

Polo del Lusso, manca la sinergia con il sistema turistico-commerciale esistente. Osla, Usc, Usot

COMUNICATO STAMPA
POLO DEL LUSSO – MANCA LA SINERGIA CON IL SISTEMA TURISTICO – COMMERCIALE ESISTENTE
OSLA, USC  e USOT a seguito dell’incontro tenutosi nella mattinata di lunedì 13 aprile alla presenza del Segretario Mularoni,  sono costrette  ad evidenziare ancora una volta il loro rammarico per l’imbarazzante metodo utilizzato dal Governo nell’affrontare un tema così delicato quale l’insediamento e l’investimento del c.d. “Polo del Lusso” sul territorio di San Marino.
Ci è stato infatti dichiarato che la trattativa del Governo con gli investitori si trova ormai ad un punto tale di non ritorno in cui il Paese è posto di fronte alla sola scelta di “prendere o prendere lo stesso”, quando invece ci sarebbe stato il tempo e la volontà da parte degli investitori  di rapportarsi fin da subito con le rappresentanze sociali del Paese.
Non abbiamo nulla da obbiettare sulla credibilità degli investitori che riteniamo persone competenti nella progettazione e realizzazione di “Outlet” in giro nel mondo, ma l’investimento deve servire allo sviluppo della economia turistico/commerciale del Paese.
Il progetto così come illustrato e collocato nell’area di Rovereta, dove tra l’altro era già stata concepita una riqualificazione dei capannoni industriali, presenta delle lacune tali da non permettere di rilanciare il tessuto economico/turistico di San Marino che gravita in gran parte intorno al Centro Storico  e si sviluppa anche lungo al Superstrada.
Il progetto DEVE essere incardinato sulla valorizzazione della parte Storica ed Istituzionale del Paese e DEVE trarre da tale anima anche la sua forma di sostentamento e successo; San Marino a confronto delle destinazioni dove gli investitori hanno realizzato altri “shopping Mall” ( Fidenza, Serravalle Scrivia, Barberino di Mugello, etc..) è un Paese sovrano collocato al centro dell’Italia ed ha bisogno di rilanciare le realtà economiche già esistenti contestualmente ad eventuali nuove aree turistico/commerciali.
Quindi, gli interlocutori sono quelli giusti, ma non sono mai stati indirizzati a confrontarsi con il tessuto turistico commerciale Sammarinese: il Governo ha posto urgenza alla realizzazione del progetto, ma solo il 13 aprile di quest’anno ha fatto incontrare gli investitori con le realtà di San Marino.
OSLA, USC e USOT:
•    chiedono con la massima urgenza di riflettere sul grave errore di collocare tale iniziativa in una zona che non porterà alcun beneficio all’attuale comparto turistico commerciale se priva di una progettata, fattiva  e concreta sinergia con il Centro Storico e le altre realtà economiche.
•    e contemporaneamente  si rafforzano nella grande preoccupazione di vedere ancora sul tavolo i progetti che, con la massima urgenza, hanno presentato da tempo sul rilancio del Centro Storico e chiedono l’immediata convocazione per la approvazione delle MISURE URGENTI oggetto della nostra ultima richiesta a seguito della dichiarata ammissione del stato di crisi del settore turistico commerciale.
E’ necessario riaprire immediatamente un tavolo con gli investitori che hanno presentato il Progetto Polo del Lusso, affinché siano consapevoli che la loro attuale iniziativa, così come è stata presentata, non può nascere in forte contrasto e non in sinergia con i piani di sviluppo e con le misure urgenti richieste dalle Associazioni per il Centro Storico: POLO INTRATTENIMENTO, POLO BENESSERE, POLO CONGRESSUALE E MUSEALE.
La scelta del c.d. POLO DEL LUSSO a Rovereta, completamente separato e difficilmente integrabile e godibile con gli altri POLI che si devono sviluppare nel Centro Storico, rischia di fare danni all’attuale sistema e non deve nascere per contrapporsi ai piani di sviluppo del Centro Storico, altrimenti genererà disoccupazione anziché sviluppo e benessere.
Se il Governo vuole perseguire questa strada, si dovrà prendere la grave responsabilità politica di favorire un investitore esterno al sistema turistico economico attuale, senza minimamente aver tentato di farlo entrare in sinergia con gli attuali operatori economici che da tempo hanno denunciato lo stato di crisi ed il bisogno urgente di misure di rilancio.

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