Presentata a Rimini da Borghi, Piva e Pironi la nuova legge regionale del Pd per sostenere i comuni a ridurre e riciclare i rifiuti.

Presentata a Rimini da Borghi, Piva e Pironi la nuova legge regionale del Pd per sostenere i comuni a ridurre e riciclare i rifiuti.

‘Vogliamo non essere impreparati alla scadenza del 2012, quando si dovrà raggiungere il 65% della raccolta differenziata’. Con questo obbiettivo in mente è stata presentata oggi a Rimini la proposta di legge sottoscritta da tutti i consiglieri del Partito democratico alla Regione Emilia Romagna, primo firmatario Gianluca Borghi. Il quale, insieme a Massimo Pironi e Roberto Piva, vicepresidente della commissione ambiente, hanno partecipato alla presentazione riminese. ‘A livello regionale – ha detto Borghi, siamo già al 40%, con punte del 50%’. 2Con questa proposta intendiamo premiare i comuni più virtuosi – ha detto Massimo Pironi, ricordando che, ‘recuperare, come avviene in Germania, è uno dei volani dello sviluppo. E anche nella nostra regione puà diventare l’elemento fondante di un nuovo ordine di crescita’.

Le buone politiche di gestione dei rifiuti avviate in questi anni stanno dando buoni risultati, hano ricordato i tre consiglieri regionali. Un dato su tutti: a fronte di un aumento della produzione dei rifiuti per cittadino (dai 572 kg all’anno per abitante del 1997 ai 673 del 2006, per un totale di 2 milioni 890 mila tonnellate) la raccolta differenziata è più che triplicata nello stesso periodo, salendo dall’11,7% al 36,3% (percentuale ulteriormente salita oggi sopra al 40%).

La proposta di legge, a firma di tutto il gruppo del PD, prevede 2 azioni principali:La prima è costituire un fondo a favore dei progetti dei Comuni per la promozione delle raccolte differenziate con una dotazione annua di 4 milioni di euro, pari al 20% del gettito dell’ecotassa, che viene pagata sui rifiuti urbani conferiti in discarica. La seconda è impegnare la Giunta regionale, sentita la competente commissione assembleare, a definire le linee guida per l’assegnazione del fondo, nonché i criteri, le modalità, i termini e le procedure per la presentazione delle domande.

La leva sui comuni non prevede un’unica direttrice nei sistemi di raccolta differenziata. Questo perché, hanno ricordato i tre consiglieri, ‘negli ultimi anni abbiamo lavorato sviluppando sempre più soluzioni, e numerosi Comuni dell’Emilia-Romagna (68) hanno deciso autonomamente, sostenendo i costi di sperimentazione e la fatica del cambiamento, di avviare progetti di raccolta differenziata – anche porta a porta – raggiungendo risultati molto significativi, con percentuali mediamente del 70% di raccolta differenziata, una riduzione dei rifiuti prodotti circa del 12% e un quadro economico che si sta rivelando, alla prova dei fatti, positivo. Inoltre il servizio porta a porta garantisce un presidio quotidiano del territorio, una migliore pulizia e un maggiore impiego di personale’.

Con questo progetto di legge, hanno commentato Borghi, Piva e Pironi, ‘vogliamo alzare ancora più in alto l’asticella della qualità: per questo la nuova normativa prevede meccanismi premianti per i Comuni che investono sulla raccolta differenziata e che presentano progetti in tale senso, e sostiene investimenti finalizzati al recupero di materie prime ed energia. Aumentano le risorse regionali destinate in questa direzione: il gettito dell’ecotassa utilizzato per finanziare questi progetti sale dal 20% al 40%. Lavoriamo quindi per una Regione più attraente combattendo il degrado e utilizzando le migliori tecnologie per avere spazi puliti, in cui vivere meglio’.

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