Prima di ferragosto lo scudo fiscale su San Marino

Prima di ferragosto lo scudo fiscale su San Marino

Ormai viene dato per certo il varo dello scudo fiscale italiano, con ripercussioni sulla Repubblica di San Marino, già entro ferragosto, come emendamento al decreto anticrisi dopo l’ok del G8.

Un emendamento al decreto legge anticrisi in discussione alla Camera consentirà lo scudo fiscale per il rientro dei capitali dall’estero, mentre un secondo introdurrebbe anche la deducibilità fiscale della svalutazione dei crediti bancari in sofferenza: questo dovrebbe rendere più probabile onorare il patto banche-imprese per una moratoria alle scadenze più pressanti del credito alle imprese proposto dal titolare dell’Economia, Giulio Tremonti, all’assemblea dell’Abi
La nuova edizione dello scudo fiscale sarebbe resa possibile dal documento finanziario, siglato a margine del G8 appena concluso, in cui viene sottolineata l’importanza, fra le misure da adottare per la stabilità economica, di individuare i capitali che evadono il fisco. La dichiarazione di guerra ai paradisi fiscali comporta l’adozione di misure per trovare i capitali che non pagano le tasse.
‘ (Finanzaonline.com)
Il danno, nel senso di una riduzione della raccolta, per il sistema finanziario sammarinese (dodici banche
e sessanta tra finanziarie, fiduciarie, società di gestione, compagnie d’assicurazioni) potrebbe essere compreso fra 2,2 miliardi e 4,6.

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