Prima lettura del progetto di legge denominato ‘Modifica degli incentivi per l’Occupazione e la Formazione e delle tipologie contrattuali a contenuto formativo’

Prima lettura del progetto di legge denominato ‘Modifica degli incentivi per l’Occupazione e la Formazione e delle tipologie contrattuali a contenuto formativo’

Nella giornata di ieri, 25 ottobre, il Consiglio Grande e Generale ha affrontato dopo una “ giacenza di circa tre mesi” una serie di punti legati al tema dell’occupazione e delle forme di sostegno ad essa.

È stato presentato in prima lettura un progetto di legge, denominato: “Modifica degli incentivi per l’Occupazione e la Formazione e delle tipologie contrattuali a contenuto formativo”. Si tratta del secondo “step”, a sostegno dell’occupazione e della rioccupazione, di un percorso che nel giro di alcuni mesi si completerà con l’elaborazione di un Codice Semplificato del Lavoro.

Il percorso individuato ha preso in considerazione prima le emergenze, con una serie di tre decreti emessi tra marzo e luglio, e ora volge verso il riordino e la riforma degli strumenti a sostegno dei lavoratori, distinguendoli dal sostegno alle imprese, che perdono il posto di lavoro e di coloro che sono alla ricerca di un impiego con particolare attenzione ai giovani residenti.

La legge era stata presentata al confronto con le parti sociali – imprenditori e sindacati – e con i partiti di minoranza in tempi celeri, sollevando anche le critiche di alcuni legate al metodo, proprio per il carattere d’urgenza che riveste l’intervento. Il Segretario di Stato al lavoro Iro Belluzzi e il Governo hanno comunque dato la massima disponibilità al confronto tra la prima e la seconda lettura, disponibilità ribadita in sede di presentazione in Consiglio Grande e Generale dallo Stesso Belluzzi anche sulla base degli elementi scaturiti dal dibattito.

Il dibattito ha evidenziato la condivisione sostanziale del concetto che il lavoro non si crea per legge e che occorre che tutti, a partire dal Governo, spingano nella stessa direzione per attrarre nuovi investimenti dotando la Repubblica di strumenti adeguati e facilmente fruibili limitando gli spazi interpretativi e prevenendo i possibili conflitti. La preoccupazione più forte emersa è quella di una maggiore precarizzazione del rapporto di lavoro dipendente; in merito a ciò il Segretario Belluzzi ha confermato che la legge è di segno contrario in quanto, ad esempio, lega gli incentivi per l’assunzione alla stabilizzazione del rapporto di lavoro. La Segreteria per il Lavoro sta elaborando una serie di emendamenti che terranno conto del risultato del confronto con le parti sociali e delle indicazione scaturite dal dibattito consigliare al fine di rendere maggiormente fruibile le norme e precisare alcuni aspetti . Ad esempio l’addestramento verrà introdotto nuovamente in un formulazione aggiornata così come sarà maggiormente rafforzato il concetto di apprendistato. Gli interventi in sede di emendamenti riguarderanno anche una serie di modifiche atte a snellire le procedure pur non allentando la presa sui controlli e sulla rispondenza alle esigenze formative e di riqualificazione dei dipendenti. Il delicato aspetto delle risorse, e la loro razionalizzazione, destinate agli ammortizzatori sociali, sono già contenute nel progetto di legge che a fronte di una riduzione pur minima degli importi massimi erogabili complessivamente ai singoli, prevede la possibilità di ulteriore sostegno per le situazioni di reale difficoltà accertata. A tale proposito si conferma l’impegno assunta dal governo di predisporre un progetto di legge che istituisca uno strumento straordinario di intervento a sostegno degli individui e delle famiglie in condizioni di difficoltà al quale stanno lavorando congiuntamente le Segreterie per il Lavoro e alla Sanità e che sarà predisposto nel giro di poche settimane.

Il Segretario Iro Belluzzi auspica, e in tal senso si impegnerà, che i tempi di conclusione dell’iter legislativo della legge presentata ieri in prima lettura si il più celere possibile al fine di fornire nuovi strumenti a tutti coloro che sono in cerca di occupazione al fine di mettere tutti i cittadini su un piano di pari opportunità.

 

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