Principesse e ambasciatori, l’affascinante mostra della primavera culturale sammarinese

Principesse e ambasciatori, l’affascinante mostra della primavera culturale sammarinese

Repubblica di San Marino
SEGRETERIA DI STATO PER L’ISTRUZIONE E LA CULTURA, L’UNIVERSITA’ E LE POLITICHE GIOVANILI
Comunicato stampa
Principesse e ambasciatori, l’affascinante mostra della primavera culturale sammarinese
18 opere dagli Uffizi in missione diplomatica a San Marino
Principesse e ambasciatori. Chi non ha mai sognato di sposare gli uni o di liberare una dolce fanciulla da un incantesimo e poi scoprire che era figlia di un re? La storia, non solo le favole, è fittamente popolata di personaggi che hanno riempito l’immaginazione di intere generazioni, ma anche le trame delle vicende che hanno costruito l’Europa.
La loro fama era affidata ai racconti orali e soprattutto alle missive segrete che correvano da un capo all’altro degli Stati per costruire alleanze, per dichiarare guerre o firmare armistizi e trattati economici, per stipulare matrimoni. Di sicuro, se nascere figlie di re o imperatori non comportava merito alcuno, divenire ambasciatori era il frutto di scelte oculate e attentamente calcolate, dove le capacità relazionali si mescolavano con le arti dell’inganno e della simulazione. Almeno finché, durante il Rinascimento, quando nacque la moderna diplomazia, fu articolato un codice comportamentale formale e corretto, reciprocamente accettato.
Ma quasi per tutti, ambasciatori e principesse, era fondamentale avere un ritratto, che non era solo simbolo di potenza ma anche elemento di conoscenza.
E così i pittori di corte venivano spesso chiamati a dipingere, accanto ai membri più illustri delle famiglie  reali, gli uni e le altre.
Si tratta di pittori spesso celebri, come Tiziano Vecellio, che ritrae Filippo di Spagna, il quadro simbolo di questa singolare rassegna dedicata appunto ad “Ambasciatori e principesse”.
Ma ci sono anche Frans Pourbus, pittore fiammingo del XVII secolo, ritrattista apprezzato in tutta Europa. E Santi di Tito, pittore di Borgo San Sepolcro, che lavorò per la famiglia Medici. Così come Justus Sustermans.  E poi: Claudio Ridolfi, Cristofano dell’Altissimo, Domenico Casini e molti altri che, attraverso la ritrattistica, ci offrono uno spaccato significativo del mondo e delle mode tra il Cinquecento e il Seicento.
La rassegna, che apre ufficialmente i battenti proprio nel giorno della diplomazia sammarinese, il 31 marzo prossimo, ore 17,30, Museo Pinacoteca San Francesco, è frutto di una importantissima collaborazione con il Polo Museale fiorentino. Il cui responsabile, la dottoressa Cristina Acidini, sarà presente al taglio del nastro.
Per San Marino, che ha scoperto nel filone culturale un altro apprezzabile richiamo  turistico, questa rassegna rappresenta un’attrattiva sicuramente originale e affascinante.
La sua realizzazione, posta sotto l’Alto Patrocinio degli Ecc.mi Capitani Reggenti, è stata possibile grazie alla collaborazione tra le Segreterie di Stato per gli Affari Esteri, Cultura, Territorio e Turismo, con il contributo degli sponsor Asset Banca e Giochi del Titano e con il patrocinio della Commissione nazionale sammarinese per l’Unesco.
San Marino, 26 marzo 2012/1711 d.F.R.

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