LA POLITICA ESTERA

LA POLITICA ESTERA

2-LA POLITICA
ESTERA

2.1.                    Le priorità

Per la Repubblica di San
Marino è assolutamente prioritario qualificare la  politica delle relazioni con
l’estero e degli accordi di cooperazione economica, manifestando ed esercitando
in ogni contesto doti di autorevolezza e di credibilità.

Le condizioni geopolitiche, ma
anche storiche e culturali, impongono a San Marino di rinsaldare e recuperare un
rapporto di collaborazione e di reciproca fiducia sul piano politico con
l’Italia e di approfondire le relazioni con l’Unione Europea.

 

2.2.                    Le relazioni con l’Italia

In tale ambito e
nella consapevolezza di dover recuperare comportamenti virtuosi, si rende
necessario:

§          giungere alla ratifica e alla piena
applicazione dell’Accordo contro le doppie imposizioni;

§          sottoscrivere un Accordo di Cooperazione
Economica nel reciproco interesse e su basi di pari dignità;

§          ricercare un nuovo clima di
collaborazione, anche sul piano amministrativo, mediante un’azione efficace ed
incisiva a tutti i livelli, compreso quello normativo, al fine del rapido
inserimento  di San Marino nella cosiddetta White List italiana dei paesi
virtuosi;

§          tutelare il settore
industriale/commerciale attraverso la definizione concordata fra i due Stati del
principio di esterovestizione;

§          favorire opportunità d’incontro e
interscambio con le diverse realtà sociali e imprenditoriali, sia in ambito
nazionale che regionale, in un contesto di reciprocità.

 

2.3.                    Le relazioni con l’Unione Europea e i
Piccoli Stati d’Europa

Gli Accordi fra San Marino e
l’Unione Europea, sottoscritti nel 1991, dovranno essere sottoposti ad
un’attenta verifica ed essere aggiornati allo scopo di eliminare quegli ostacoli
che costituiscono un limite allo sviluppo del nostro Paese.

Le prospettive e le
opportunità che possono scaturire  da un nuovo rapporto con l’Unione Europea
dovranno essere utilmente e proficuamente valutate attraverso un dialogo diretto
con le Istituzioni Comunitarie, che il Governo dovrà immediatamente avviare con
il concorso dei rappresentanti delle forze politiche e delle organizzazioni
sociali ed economiche.

San Marino dovrà promuovere
inoltre la creazione, in Repubblica, di una sede permanente di confronto e di
approfondimento fra i Piccoli Stati d’Europa, per affrontare insieme i problemi
di comune interesse e, in particolare, le relazioni con l’Unione Europea.

 

2.4.                    I rapporti internazionali

I rapporti internazionali,
oggi più che mai, sono uno strumento privilegiato e insostituibile per far
conoscere il nostro Paese, per assicurargli opportunità di crescita e di
sviluppo. Nello specifico si dovrà operare per:

§          procedere alla ricognizione di tutto il
personale diplomatico e consolare e rivederne la rete organizzativa, verificando
tutti i passaporti diplomatici ad oggi rilasciati;

§          privilegiare i cittadini sammarinesi nella
nomina del corpo diplomatico;

§          organizzare, adeguare, potenziare ed
utilizzare appieno le risorse diplomatiche di carriera; creare percorsi
formativi anche in collaborazione con qualificate e prestigiose scuole di
diplomazia;

§          rivedere la struttura del Dipartimento
Affari Esteri, ricoprendo i ruoli necessari ed eliminando quelli superflui, fra
cui l’Ufficio per le Relazioni Economiche Internazionali;

§          effettuare una ricognizione
sull’attuazione delle convenzioni bilaterali sottoscritte e una verifica delle
convenzioni internazionali a cui aderire e degli adempimenti
conseguenti;

§          stipulare accordi contro le doppie
imposizioni fiscali, privilegiando i Paesi con i quali maggiori sono i rapporti
e gli scambi commerciali;

§          valorizzare la rete costituita dai
concittadini residenti all’estero quali “ambasciatori naturali” del nostro
Paese.

 

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