Proposte della Federazione Lavoratori Industria della CSU

Proposte della Federazione Lavoratori Industria della CSU

Riforma degli ammortizzatori sociali, rinnovi dei contratti e nuovo sviluppo. Sono i punti salienti discussi dal direttivo della Federazione Lavoratori Industria della CSU che si è riunito venerdì 20 marzo al Central Square.

I costi della recessione non vanno fatti pagare ai lavoratori. Il direttivo FLI-CSU sottolinea “ancora una volta” il dovere di “non sottovalutare le politiche a sostegno dei settori produttivi”, rimarcando che “la crisi non può essere scaricata sui lavoratori e le loro famiglie”.
Il piano anti-crisi è in ritardo. “Non possiamo subire gli immobilismi della politica – afferma la Federazione Industria – che ancora non è pronta a definire un nuovo progetto di sviluppo per San Marino e potenziare le protezioni sociali per i lavoratori che perdono reddito e lavoro. Insistiamo su queste priorità, mettendo a disposizione la nostra esperienza e la nostra competenza per il rilancio dell’economia reale, ovvero dei comparti produttivi che danno lavoro a migliaia di persone”.
Subito la riforma degli ammortizzatori sociali. La FLI-CSU ribadisce la necessità di un intervento urgente sugli ammortizzatori sociali, attraverso un “provvedimento stralcio che aumenti l’indennità di disoccupazione (oggi ferma a 2 euro al giorno) e che modifichi la cassa integrazione, ampliando i meccanismi di protezione a settori attualmente scoperti”. E precisa che questi temi “non vanno ulteriormente contrattati, perché già definiti nel contratto del 2005”.
Tavolo unico per rilanciare sviluppo e contratti. “Siamo convinti che l’idea di costituire un tavolo negoziale unico su contratti e strategie per lo sviluppo sia indispensabile”. E che rappresenti “una risposta utile per far crescere sia la coesione sociale che la consapevolezza delle necessità di nuovi investimenti occupazionali e infrastrutturali”. Nell’ambito del tavolo unico, sottolineata anche “l’esigenza di accelerare i rinnovi contrattuali, per arrivare nel tempo più breve possibile ad accordi che salvaguardino il potere di acquisto delle retribuzioni”. In questo senso è confermata la disponibilità a “contestualizzare le richieste all’attuale situazione economica”.
Basta con l’economia fasulla. E’ dura infine la denuncia del direttivo FLI-CSU contro le distorsioni e le speculazioni economiche: “Abbiamo le ‘tasche piene’ di faccendieri e maneggioni, legati a note lobby, che con la loro economia fasulla danneggiano la nostra Repubblica”. Sottolineata dunque la necessità che “San Marino ritorni ad essere un paese normale, basato su una economia solida e strutturata, con al centro il lavoro e la produzione di beni e servizi”. Una economia insomma,“fatta da veri imprenditori, che investono nello sviluppo e nell’occupazione”.

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