Gli operatori postali di Dogana e Serravalle protestano per le condizioni in cui sono costretti a lavorare: maggiori carichi lavorativi, informatizzazione –lumaca, nessuna remunerazione per il rischio del maneggio denaro, livello retributivo (quinto livello) insoddisfacente.
‘Di fronte a problematiche espresse la Direzione Poste ha sentenziato che se un dipendente non è in grado di lavorare con il nuovo sistema può tranquillamente cambiare lavoro, oppure si tenta di creare lo spauracchio con lettere dai toni imperanti, senza tenere conto delle difficoltà che gli Operatori quotidianamente devono fronteggiare.
Non era certo questo che ci aspettavamo, anzi, perché oltre alle difficoltà operative ci misuriamo anche con l’utenza la quale non è stata informata in alcun modo e protesta per i rallentamenti.‘
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