Psd giustifica il voto a favore del governo sul rapporto con l’Ue

Psd giustifica il voto a favore del governo sul rapporto con l’Ue

UE.PSD VOTA ODG MAGGIORANZA SU
INTESA SENZA ALTRI MICROSTATI

GABRIELE GATTI (PDCS): MI ALLINEO MA CONTRARIO; PATTO:
BENE COSI’  

E’
una danza di voti quella che 
caratterizza
la chiusura del dibattito sull’Europa in Consiglio  grande e generale. La maggioranza ne
rosicchia all’opposizione,  grazie al
sostegno del Partito dei socialisti e dei democratici  al suo ordine del giorno, promosso per 37 a
17, che prevede di  valutare una proposta
di accordo ad hoc senza rinunciare  all’adesione.
Impegnando allo stesso tempo le istituzioni 
sammarinesi all’attuazione piena dell’Accordo di cooperazione e  unione doganale e all’avvio di un negoziato
sui temi del ruolo  politico e della
cittadinanza europea, sulla possibilita’ di 
aderire ai programmi di formazione e finanziamento,  sull’accettazione delle liberta’ di
circolazione delle persone,  delle merci,
dei servizi e dei capitali. Una riformulazione 
rispetto alla versione iniziale, scompare per esempio  l’accorpamento con gli altri micro Stati,
ottenuta dal Psd che  cosi’ si schiera
compatto a fianco della maggioranza. Restano 
dall’altra parte i restanti partiti di minoranza, con l’ordine  del giorno presentato dal Partito socialista
riformista  sammarinese bocciato con 32
voti contrari e 22 favorevoli. 

Respinta per 29 a 26 anche l’istanza
per presentare formale  adesione, la cui
votazione era stata in un primo tempo rinviata.


 
   Dunque non mancano sorprese nella seduta
notturna del  Consiglio grande e
generale. E se il Psd corre a sostegno del 
Patto, non mancano le voci critiche nella maggioranza.
  Soprattutto il consigliere della
Democrazia cristiana Gabriele  Gatti per
il quale non esistono mandati negoziali ad hoc: “E’  assurdo- dice durante le dichiarazioni di
voto- prendere una  posizione che non
possiamo mantenere, rimandiamo le votazioni.
  Faccio appello al buon senso,
soprattutto del segretario di Stato  per
gli Affari esteri”. Appello che cade nel vuoto, con Gatti che  comunque annuncia di allinearsi al voto della
maggioranza  sollecitando pero’ la
“responsabilita’ del Consiglio”. 
  Tre si’ compatibili per un
passo in  avanti che c’e’ stato”,
spiega in conferenza stampa la sua presa 
di posizione il Psd. Con il capogruppo Claudio Felici che  chiarisce che l’odg va effettivamente in
direzione Europa. “E un  vero
partito riformista capitalizza certi traguardi raggiunti,  piuttosto che andare al tutto o niente”.
Dunque, aggiunge il  consigliere Giuseppe
Maria Morganti, “non abbiamo tradito il 
nostro principio di partito europeista per eccellenza”. Anche  perche’, aggiunge il presidente Denise
Bronzetti, “dalla  maggioranza c’e’
stata un’apertura. Saremo comunque vigili su 
quanto fara’, nella presa d’atto che la legge elettorale esclude  ribaltoni o altro”. Dunque il Psd e’
pronto al confronto, a  partire dal tema
cruciale dello scambio automatico di  informazioni,
mentre il resto della minoranza storce il naso 
perche’ ritiene che la strada dell’adesione all’Ue non sia stata  imboccata.
     Il Patto intanto affida a una nota la sua
analisi. “La novita’  e’ che
l’Europa sta valutando una nuova base negoziale”, ecco  perche’ “il Consiglio ha condiviso a
larga maggioranza  l’obiettivo di avviare
la trattativa che comprenda i temi del  ruolo
politico e della cittadinanza; del ricevimento delle  quattro liberta’ fondamentali e del relativo
acquis, con  possibilita’ di formazione
dei giovani e di accesso ai  finanziamenti
europei”. Il tutto in salsa sammarinese e 
compatibile con “un’accettazione finale condizionata a una  valutazione complessiva”. Insomma, se il
negoziato non fosse  soddisfacente si
avviera’ “il percorso di adesione europea sulla  base dell’articolo 49 del Trattato di
Lisbona”. Patto dunque  “soddisfatto
per il confronto avvenuto in Aula, che piu’ di altre  volte e’ uscito dalla demagogia e si e’
basato su elementi  concreti di
valutazione e di percorso”. 

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