Psrs sulla Dichiarazione conclusiva del Fmi

Psrs sulla Dichiarazione conclusiva del Fmi

COMUNICATO STAMPA                                    
“Niente di nuovo sotto il cielo”
La Dichiarazione conclusiva della Missione FMI conferma pienamente l’analisi che andiamo conducendo da tempo, ma anche le nostre grandi preoccupazioni sul futuro di San Marino che è immersa in una “lunga recessione” e presenta “numerose incertezze”.
L’aumento continuo della disoccupazione, la riduzione dei salari e delle pensioni in seguito alle stangate fiscali, la diminuzione della fiducia, la riduzione dei consumi, la debolezza del settore manifatturiero, la drammatica situazione del settore finanziario, il problema della ricapitalizzazione della Cassa di Risparmio, il disavanzo e il debito pubblico, la caduta verticale del PIL, le sopravvenienze passive del bilancio dello Stato, i giochi sul mercato dell’energia, il peso schiacciante della burocrazia, la mancanza dei dati di sistema, sono le pesanti osservazioni critiche del Fondo Monetario Internazionale. Ma sono le stesse che noi socialisti abbiamo sollevato in tutte le sedi politiche ed istituzionali, anche se non siamo mai stati presi in considerazione.
Il passaggio più clamoroso e più dolente della Dichiarazione del FMI, quello del debito pubblico, conferma la nostra ripetuta e aperta denuncia e smentisce gli sprovveduti cantori del governo che negano che esista. Il FMI sostiene che il debito pubblico di oggi ammonta al 18% del PIL, pertanto intorno a 200 milioni, e che viaggia verso il 30%, pertanto intorno ai 300 milioni. Purtroppo, tale rilevazione si avvicina alla nostra, un po’ più alta, nonostante la mancanza dei dati di sistema e delle proiezioni macroeconomiche sempre negate dal governo. Proiezioni e dati invocati dal Fondo Monetario Internazionale il quale assegna poche speranze al nostro Paese. La situazione è dunque gravissima e richiede una svolta radicale e urgente sul piano politico.
E’ evidente che le nostre prese di posizione erano e sono puntuali e reali. Noi socialisti non facciamo una opposizione ideologica e pregiudiziale al governo, ma parliamo chiaro, pensiamo al bene comune e al futuro del Paese. In questa ottica, esprimiamo soddisfazione per l’accordo di collaborazione sulle forze di polizia con l’Italia sottoscritto dai Segretari di Stato per gli Affari Esteri e per gli Affari Interni nei giorni scorsi, auspicando che il rapporto con la vicina Repubblica vada verso una rapida normalizzazione nel più breve tempo possibile.

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