Mario Gerevini, Corriere della Sera, dedica ampio spazio ai misteri che sino ad oggi sono rimasti tali in molte cassette di sicurezza del Titano e stanno, lentamente, venendo alla luce (agenzia Cio, Fin Project, crocifisso Michelangelo).
Ad accendere la miccia è stato, a fine gennaio, un articolo di David
Oddone sul quotidiano L’Informazione di San Marino. Si parlava dei
caveau delle agenzie di sicurezza e delle blande norme antiriciclaggio. A
quel punto si alzano le antenne del più importante magistrato
inquirente, Rita Vannucci.
Parte la «caccia» alle cassette in odore
di riciclaggio. E si arriva alla Cio, agenzia di sicurezza
dell’investigatore privato Salvatore Vargiu, ex carabiniere, arrestato
nell’ambito di un’inchiesta («Criminal Minds») per estorsione,
corruzione, ricettazione. È la perquisizione della botola. In una
cassetta viene trovata la prova della corruzione di un sottufficiale
della Gdf.
[…]
La finanziaria Fin Project noleggiava
140 cassette di sicurezza ma su tre di esse Gianluca Bruscoli ha opposto
nientemeno che il segreto di Stato libico. Bruscoli oltre che socio e
amministratore è anche consigliere d’ambasciata in Libia per San Marino.
Con passaporto diplomatico, ovviamente. Il libico Mohamed Kankun è in
affari con Bruscoli e Fin Project. Insomma tra Libia e Fin Project c’è
effettivamente una rete di relazioni ben oliate. Sta di fatto che la
storia del segreto di Stato non funziona e le tre cassette, intestate a
un russo (prestanome?) vengono aperte. Il contenuto è ancora da
visionare.
[…]
L’ultima
scoperta in ordine di tempo è il presunto tesoro d’arte riemerso da una
cassetta della Euro Commercial Bank. È il patrimonio del defunto (2006)
conte Giacomo Maria Ugolini, destinato alla sua Fondazione (chiusa) e
al suo braccio destro, Angelo Boccardelli (in carcere a Viterbo).
Leggi articolo Mario Gerevini, Corriere della Sera
Ascolta il giornale radio di oggi
Accadde oggi, pillola di storia