Quinta edizione festa popolare, va in archivio un altro un altro successo

Quinta edizione festa popolare, va in archivio un altro un altro successo

Dopo quattro giornate di musica, balli, piadine e bomboloni, al parco Ausa si smobilita, la quinta edizione della Festa Popolare va in archivio.

Dopo la serata dedicata al Presidente Casini, il 5 luglio scorso, un altro successo va ad inanellarsi nel curriculum del partito, che da sempre ha promosso la manifestazione al parco come momento privilegiato di contatto con la gente e di presenza nel Paese.

In questa cornice, infatti, la politica, che ha sempre avuto una parte predominante del programma, si veste di altri colori e di altri linguaggi, molto apprezzati da un pubblico sempre attento e sempre molto numeroso.

Come nella serata di domenica, dedicata esclusivamente ai quattro partiti che proprio di recente hanno costituito un percorso aggregativo che andrà col tempo a trasformarsi in coalizione vera e propria. Presenti al dibattito nel teatro tenda: Romeo Morri (Popolari), Pasquale Valentini (DC), Marco Arzilli (NS) e Vittorio Pellandra (AN). I quali hanno illustrato le ragioni, il metodo e gli obiettivi che unisce la quattro forze politiche in un comune progetto.
Ma questa edizione passerà agli annali soprattutto per l’iniziativa “Alba chiara al parco Ausa”, altrimenti ribattezzata “la notte dei bomboloni”, pensata per un pubblico giovanile che ha mostrato apertamente e con grandissima partecipazione il proprio gradimento.

Tuttavia, mentre molti giovani hanno raccolto il messaggio di dialogo offerto dai Popolari, altre persone, sicuramente molto più disagiate, hanno colpito la manifestazione con atti inqualificabili di vandalismo e di barbarie fini a se stessi, sia al Multieventi che a Dogana.

Ognuno è quello che è.

Sicuramente c’è molto da fare per recuperare una cultura di civile convivenza e di buona educazione che è venuta progressivamente a mancare. Per questo i Popolari torneranno al parco Ausa il prossimo anno e continueranno, nonostante tutto, a cercare di portare un messaggio di serenità, di lavoro e di voglia di stare insieme anche nella diversità di pensiero.

San Marino 16 luglio 2007

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