RAPPORTO SULLE MALATTIE DA LAVORO – ANNO 2011

RAPPORTO SULLE MALATTIE DA LAVORO – ANNO 2011

Oggi viene presentato dalla U.O.S. Medicina e Igiene del Lavoro dell’ISS il “Rapporto sulle malattie da lavoro per l’anno 2011”.
Lo studio, condotto dall’Esperto Tecnico Sanitario Patrizia Dragani, riporta la fotografia storica e attuale sulle malattie professionali, con la prospettiva di essere un valido strumento per la pianificazione della prevenzione sui luoghi di lavoro.
Nel 2011 sono state presentate 32 richieste di riconoscimento di pensione privilegiata per malattia professionale.
Con i nuovi casi, il totale delle pensioni privilegiate indennizzate per malattia professionale, raggiunge la quota di 201 unità con un costo economico per l’ISS pari a oltre 810.000,00 Euro/anno.
Se a questo già significativo numero si aggiungono i costi della mancata sicurezza relativa agli infortuni sul lavoro e al riconoscimento della pensione privilegiata per i superstiti, il costo totale che l’Istituto per la Sicurezza Sociale ha rimborsato nel 2011 per indennizzare i lavoratori che hanno subito un danno di salute a causa del lavoro è di 2.712.023,00 €.
Lo studio parte dall’analisi complessiva del mondo del lavoro: il numero totale delle aziende attive nel 2011 risultano 5.608 (330 aziende in meno rispetto al 2010); il numero totale dei lavoratori dipendenti e indipendenti – al 31/12/2011- sono di 20.935 unità (di cui 16.938 nel settore privato e 3.997 nella P.A.), con una lieve diminuzione di occupazione (meno 472 unità lavorative rispetto al 2010). Circa il 61% dei lavoratori è di “sesso maschile “rispetto al 39% dei lavoratori di “sesso femminile”.
Fra i fattori di rischio causa dell’insorgenza di una malattia professionale, ha acquisito negli ultimi anni una particolare attenzione l’esposizione alle fibre di asbesto (amianto), sia per la gravità delle patologie di cui i lavoratori possono essere colpiti, sia per la latenza con cui la patologia può presentarsi anche dopo decenni. La UOS Medicina e Igiene del Lavoro ha iniziato nel 2008 uno specifico studio per valutare l’incidenza di tale esposizione con la comparsa di patologie a livello del polmone. La ricerca effettuata su 104 lavoratori ed ex lavoratori esposti alle fibre di amianto, prevalentemente del settore della lavorazione della gomma, del cemento e delle costruzioni ha evidenziato la presenza in 13 ex lavoratori pari al 12,5% di gravi patologie: 8 lavoratori affetti da asbestosi polmonare, 3 lavoratori affetti da placca pleurica asbestosica, 2 lavoratori da cancro broncopolmonare.
Il rapporto è stato completato anche con i dati relativi alle inidoneità alla mansione specifica formulati nel 2011 dai medici del lavoro operanti in Repubblica. I fattori di rischio causa del maggior numero di inidoneità sono: il rumore con 182 certificazioni e la movimentazione manuale dei carichi con 107 certificazioni. Per quanto riguarda le inidoneità totali si segnalano 7 casi relativi allo stato di gravidanza che hanno determinato l’applicazione dell’astensione anticipata dal lavoro a tutela delle lavoratrici e 5 casi relativi alla richiesta di applicazione dei benefici previsti dagli ammortizzatori sociali.
Il rapporto integrale sarà visibile sul sito della sanità: www.iss.sm all’interno del link del Dipartimento di Prevenzione UOC Sicurezza sul lavoro –UOS Medicina e Igiene del Lavoro-.
 
Ufficio Relazioni Pubbliche ISS
 

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