Reatauro della Villa Manzoni: breve descrizione.

Reatauro della Villa Manzoni: breve descrizione.

La Villa Manzoni è uno dei rari esempi, presenti in territorio sammarinese, di dimora Padronale Ottocentesca in area agricola. La sua datazione è situabile tra ‘800 e ’900, nonostante il nucleo originario intorno al quale poi si svilupperà il corpo ottocentesco è molto più antico (fine ‘600).

E’ formata da un corpo di fabbrica compatto disposto su quattro livelli, con prospetto principale a salienti ed estremità decorate e copertura a padiglione con corpo centrale a falde a capanna.

La villa si trovava, nella situazione precedente ai lavori di restauro, in stato di abbandono e degrado, sia per quanto attiene gli elementi strutturali che quelli decorativi e di finitura interna ed esterna.

La proposta progettuale è stata finalizzata ad un recupero per l’utilizzo pubblico (convegni ed eventi culturali grazie alla conversione delle sale interne a spazi espositivi ed eventualmente a foresteria per ospiti illustri in visita nella Repubblica di San Marino), con servizi particolari anche a carattere saltuario (mostre, presentazione di pubblicazioni, seminari, conferenze e ristorazione di supporto alle attività connesse). Il restauro permette al complesso edilizio di recuperare un valore sociale di polo culturale integrandosi ora in una situazione completamente rinnovata nell’ambito territoriale.

Il lavoro è stato improntato sul costante rispetto della struttura architettonica esistente, apportando gli interventi strettamente necessari al recupero funzionale della villa.

E’ stato utilizzato un approccio sicuramente rispettoso del fabbricato antico in tutti i suoi componenti ma evitando di scendere nella conservazione passiva, bensì apportando trasformazioni all’architettura preesistente senza perdere il fascino dell’antico ma anzi aggiungendo all’edificio una buona leggibilità ed una buona godibilità per l’uso di gente attuale. I pochi segni “forti” introdotti sono stati realizzati in modo chiaro ed evidente, dialogando con gli elementi originali, ma senza dissimulare nulla.

In particolare, la grande scala esterna di accesso al piano nobile è stata recuperata in tutte le parti lapidee principali (colonne e gradini). La pavimentazione in cotto è stata realizzata recuperando le tavelle presenti in copertura, mentre al piano nobile è stato utilizzato il battuto veneziano. Sono stati recuperati i serramenti interni, una volta restaurati ed integrati, le parti in ferro dei serramenti esterni, le banchine e le soglie in pietra, alcuni degli arredi e dei corpi illuminanti originari. Importante è stato anche l’intervento di recupero dei controsoffitti incannicciati originari, consolidati ed “appesi” alla struttura di copertura.

La progettazione delle aree verdi ha tenuto conto del disegno e dell’utilizzo originario. In tal senso si è realizzato un vialetto d’acceso in selciato, delle aree a prato intorno a tutta la villa e in particolare sul retro della stessa dove, attraverso la realizzazione di un giardino pensile, si è ripristinato un vasto prato laddove anticamente arrivavano i carri per scaricare i prodotti delle terre dei conti. Sulla strada di via Campolungo, la piantumazione di alcuni cipressi, rose e rampicanti andranno a rinverdire un pergolato in ferro che ombreggerà il parcheggio esterno e permetterà di mitigare l’impatto del nuovo parcheggio interrato.

 

Mirco Semprini

Architetto libero professionista in forma singola dal 2012. Dal 1999 al 2012 ha svolto la sua attività progettuale in forma associata presso l’Antao Progetti di San Marino. Si è laureto in architettura (indirizzo di restauro) con il massimo dei voti presso l’Università degli Studi di Firenze. Vive e lavora a San Marino.
Ha ricoperto la carica di presidente dell’Ordine degli Ingegneri e Architetti della Repubblica di San Marino nel triennio 2003/2006.
Tra i progetti più significativi realizzati a San Marino è degno di menzione particolare il plesso scolastico di Faetano (scuola elementare, scuola dell’infanzia e palestra), il restauro del mulino “Bottaccione” a Canepa e la ristrutturazione delle scuole medie di Serravalle. Per il restauro di Villa Manzoni e i parcheggi interrati annessi ha progettato e diretto i lavori per la parte architettonica e artistica degli interni, nonché ha progettato il giardino.

 

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