Reati informatici a Rimini, parlano gli esperti: “Un’azienda su due non è protetta”

Reati informatici a Rimini, parlano gli esperti: “Un’azienda su due non è protetta”

Reati informatici, boom a Rimini: “Un’azienda su due non è protetta”. Crescono gli attacchi, nella nostra provincia incremento superiore alla media nazionale. Gli esperti di Ciba Brokers: “Minaccia quotidiana, spesso viene chiesto un riscatto”

GIUSEPPE CATAPANO – Il crimine corre anche sul web. Nel territorio riminese è boom di reati informatici. La Camera di Commercio ha rilevato come il trend sia in preoccupante rialzo: nel 2020, a fronte di un +17,2% a livello nazionale, Rimini registra un poco lusinghiero +28,7%. “Dal 2020 a oggi il livello di rischio è aumentato costantemente, con un raddoppio del numero degli attacchi di anno in anno fino alla situazione attuale che mostra, di fatto, uno scenario di cyber war in corso”, l’istantanea di Stefano Ricci Lucchi, direttore generale di Ciba Brokers, società di brokeraggio assicurativo con sedi anche a Rimini e San Marino che di recente ha dato vita a un team dedicato al rischio informatico. “Secondo i nostri studi – prosegue – il 50% delle aziende è ancora poco attrezzato per difendersi dagli attacchi e può contare su strumenti inadeguati o inefficaci: attraverso la nostra sezione specializzata vogliamo aiutare le imprese a incrementare la consapevolezza di quanto questa minaccia sia concreta e possa essere molto costosa, se trascurata. Il 36% degli attacchi cyber nel mondo, infatti, è indirizzato a sistemi informativi aziendali e ai siti internet corrispondenti: un fronte che ogni anno rappresenta un affare per la criminalità informatica da oltre 16 miliardi di dollari”. (…)

Articolo tratto da Il Resto del Carlino

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