La Tribuna Sammarinese
L’ex segretario di Stato alla Sanità interviene sul disegno proposto da un
gruppo di liberi professionisti
Massimo Rossini: il
referendum abrogativo della riforma pensionistica è una trappola
Per il comitato la recente riforma delle pensioni pregiudica il futuro di tutti
Marco Bollini
Abolire la legge di riforma del sistema pensionistico, questo si prefigge il comitato promotore del referendum abrogativo a riguardo. “L’iniziativa parte da un gruppo di 7 liberi professionisti -spiega Lorenzo Moretti- che si contrappongono a una legge ingiusta che aumenta i contributi pensionistici, riducendo la pensione dall’85% dei redditi, percepiti negli ultimi 5 anni di attività, al 55%”. Ma per l’ex segretario di Stato alla Sanità Massimo Rossini: “È da pazzi abrogare la legge, il nostro sistema pensionistico non riesce a reggere, al momento è lo Stato che copre i fondi mancanti”. La riforma pensionistica uniforma il percepito eliminando la disparità tra categorie: “I liberi professionisti e le categorie che non pagano le tasse -prosegue Rossini- vorrebbero che tutto restasse così, mi auguro che i lavoratori dipendenti boccino questo referendum, perché è dalle loro tasche che al momento escono i soldi per pagare le pensioni a tutti. È l’unica categoria che versa regolarmente perché il prelievo è mensile, dalla busta paga, mentre i liberi professionisti, che dichiarano redditi forfettari, in realtà non versano quanto dovrebbero salvo poi dichiarare un reddito elevato nell’ultimo anno di attività, andando di fatto in pensione con cifre altissime a discapito di chi ha onestamente pagato i contributi per tutta la vita – conclude Massimo Rossini – mi auguro che questo referendum non venga approvato, mi auguro che i lavoratori dipendenti non caschino nella trappola”.