Rinnovamento e Trasparenza con l’Associazione Culturale Don Chisciotte ha organizzato ieri un incontro pubblico
sui tre referendum
per cui si voterà il 16 marzo prossimo e, in particolare su quello riguardante le forme di precarietà lavorative nella Repubblica di San Marino.
Gian Luigi Macina, rappresentante dei Comitati Referendari ed anche del Comitato di Rinnovamento ha illustrato le ragioni che stanno alla base dei quesiti, sostenendo che non è affatto vero che l’abrogazione di alcune normative attualmente vigenti lascia spazio al Far West.
Marco Beccari, Segretario Generale della Confederazione Democratica dei Lavoratori Sammarinesi (Cdls), ha ribadito che i referendum si riferiscono a una realtà che nella Repubblica di San Marino non esiste. In sostanza, a suo parere, coi referendum ‘in nome di una astratta battaglia ideologica contro il lavoro precario, si provocherebbe solo una selvaggia deregulation dei contratti atipici, ripristinando la situazione antecedente alla legge sul lavoro‘.
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